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La salvezza fa tappa a La Spezia, la carica di Paulo Sousa: "La Salernitana è attesa da una battaglia"

I granata scenderanno in campo conoscendo già il risultato del Verona, rivale per la salvezza, a Torino contro la Juventus. Dia è reduce da quindici giorni speciali: due gol anche in Nazionale con il Senegal. L'allenatorre dovrebbe riconfermarlo alla guida dell'attacco della Salernitana

Si riparte da La Spezia. La Salernitana se le gioca dopo aver recuperato 12 giocatori nelle ultime ore. Paulo Sousa lo descrive come "progetto di salvezza, che ci deve tenere impegnati al 100%". In questi giorni di attesa dei convocati in Nazionale, "abbiamo lavorato su spazi corti, ho trovato giocatori applicati". L'ultimo arrivato è Dia. Giocherà dall'inizio? "E' una valutazione che stiamo facendo. Ho visto in questi giorni anche una buona predisposizione di Bonazzoli di lavorare con la squadra. Abbiamo ottimo attacco, che ha bisogno di essere alimentato. Prima o durante, andremo ad utilizzare Dia. E' un ragazzo che viene dalla Nazionale. Piatek non ha giocato e poteva magari essere aiutato per sbloccarsi anche dal punto di vista realizzativo. Tutti sono arrivati il più presto possibile, per mettersi a disposizione della squadra. Mi aspetto lo stesso atteggiamento di sempre: squadra corta, che sappia pressare bene nel blocco alto e nel blocco basso. Stiamo migliorando molto anche nella fase del blocco basso, capendo prima e aumentando la velocità dei singoli. Mi aspetto di dare continuità a questa battaglia di duelli individuali che ci saranno". 

L'ex di turno

Maggiore ritornerà a La Spezia, contro la sua ex squadra e nella sua città. Giocherà? "E' un giocatore intelligente, che è sempre più vicino ad imporre il proprio gioco dentro la nostra squadra. E' molto più pronto e preparato. Può avere una grossa possibilità". Mancano 11 partite alla conclusione del campionato e la Salernitana deve tenersi lontana dal Verona sfruttando proprio questa condizione dello Spezia di squadra cuscinetto. "Sono una squadra molto simile alla nostra, è preparata per ottenere qualsiasi risultato, molto corta, difende bene, le loro transizioni offensive sono forti. E' una squadra attrezzata per raggiungere anche l'impossibile, sono tra i più forti nell'intercettare i palloni e questa caratteristica consente di aumentare il livello della transizioni offensive. Le partite sono sempre il nostro barametro e noi vogliamo raggiungere qualcosa in più nella gestione del risultato". 

La difesa e le Nazionali

"Lovato e Pirola hanno dimostrato un desiderio forte di crescere per la squadra. Si tratta di giocatori del futuro del calcio italiano, per fisicità, per capacità difensiva e di costruzione di gioco. Ci sono anche Troost Ekong e Fazio. Per Fazio bisogna andare sempre con un po' di cautela in più. Fazio ha molta capacità di costruzione e intelligenza di gioco, ci darà una grande mano, è abituato a questi parametri". La squadra e la difesa hanno preso gol su gioco aereo nelle ultime due partite. Campanello d'allarme? Assolutamente no per Paulo Sousa. Infatti dice: "Prima facevamo una zona mista con due uomini a zona e gli altri a uomo e i numeri sono sempre stati positivi anche nel passato, non solo nelle ultime due partite. Non ho avuto il tempo di cambiare questo sistema, i numeri sono stati buoni, secondo me continueranno a esserlo. Dobbiamo dare anche valore agli avversari, la marcatura a uomo non è facile, sei sempre in svantaggio perché devi reagire al movimento degli attaccanti avversari. Nella maggioranza delle occasioni arriviamo prima dell’uomo. C’è stato in particolare un attaccante che ha lavorato bene nel suo spazio (Giroud) ma non è per questo che dobbiamo cambiare tutto. Gli ultimi giocatori sono rientrati giovedì dopo la Nazionale, difficile cambiare qualcosa in poco tempo ma vogliamo sempre conservare qualche spunto di sorpresa nei confronti degli avversari. Dividiamo la partita in organizzazione difensiva, quella offensiva, le transizioni quando guadagni palla e quando la perdi, più i calci piazzati. Sono i cinque momenti in cui dividiamo la partita, stiamo lavorando su tutti questi per migliorarci ma ci sono altre due questioni determinanti: quali sono i giocatori a zona, quali quelli in marcatura, quali gli avversari e soprattutto i cambi? Sono valutazioni determinanti che cambiano di partita in partita".

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