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Calcio

Tempo di saluti, Follera ringrazia Angri

La lettera del giocatore protagonista della stagione grigiorossa

Questa la lettera aperta di Follera che ringrazia Angri, come società e come città: "E’ arrivato il giorno dei saluti, dei ringraziamenti, delle lacrime. A conclusione di questo bellissimo cammino sento il dovere di ringraziarvi sinceramente, per avermi trasmesso quella grinta fondamentale per raggiungere il nostro traguardo. Lo avete fatto con rispetto ed eleganza, ma soprattutto con amore, pazienza ed umiltà, tali da creare un legame affettivo con tutta la squadra. Con questo pensiero voglio dirvi che siete stati per me preziosi e la speranza è di poter incontrare sulla mia strada ancora tifosi speciali come voi, che vivono il loro sogno come una missione d’amore per la propria “Patria”. Non vi dimenticherò mai, soprattutto non dimenticherò la vostra voce, il bellissimo coro tanto avvolgente che ci ha accompagnato in questa stupenda annata e che ha coinvolto grandi, piccoli e anziani, semplicemente uno spettacolo indimenticabile, semplicemente grazie. Un grazie speciale va anche a tutta la società che ha permesso tutto questo senza farci mai mancare niente, al direttore Remo Luzi e al segretario Forte, a tutti i miei amici di squadra, ad ognuno di loro dico grazie per la comprensione e per aver creduto insieme a me di potercela fare, ma soprattutto come grandi calciatori, un gruppo che non ha mai perso le speranze anche nei momenti di sconforto. Grazie di cuore, vi voglio bene. Un grazie allo staff, al mister Carmine Turco, al mister Lamberti e al prof. Vitolo, che mi hanno supportato e sopportato, ma soprattutto che hanno creduto in noi. Alla fine eccoci qua, a piangere questa volta di gioia. Ci eravamo promessi, senza se e senza ma, di portare l’Angri in serie D e ci siamo riusciti. Un grazie anche al massaggiatore Luigi Mottola e al nostro magazziniere Pasquale che è stato sempre presente senza mai lamentarsi, un ragazzo d’oro al quale auguro sempre il meglio. Vi ringrazio infinitamente per ogni istante trascorso con voi, spero di avervi trasmesso anche nel mio piccolo, sia in campo che fuori la mia professionalità e l’amore che provo per questo bellissimo sport. Orgoglioso di essere stato il capitano di questa splendida piazza. Questo non è affatto un addio ma un arrivederci".

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