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Covid fase 2, parla Mezzaroma: "Ripartire aiuterebbe l'azienda calcio"

Allenarsi in sicurezza ma anche fare i conti con il calendario. Il calcio attende il via libera del Comitato tecnico scientifico sul protocollo di ripresa degli allenamenti

Ripartire e fatturare, allenarsi in sicurezza ma anche fare i conti con il calendario. Il calcio attende il via libera del Comitato tecnico scientifico sul protocollo di ripresa degli allenamenti. La Serie A  è in sospeso, la B attende notizie. Intervistato da Radio Punto Nuovo, ecco il commento di Marco Mezzaroma, co-patron della Salernitana e vice presidente di Lega. "Come Lega abbiamo detto che vogliamo utilizzare tutto il tempo possibile per finire il campionato, anche agosto se necessario. Se il tempo a disposizione dovesse essere inferiore, bisognerà ipotizzare qualche soluzione. Nello scenario peggiore vedo il totale stop dei campionati e bisognerà capire come procedere”.

La mutualità

"Un aiuto dalla Serie A sarebbe importante, ma lo sarebbe ancor più riceverlo dal Governo. Non vogliamo giocare a tutti i costi per un capriccio, dobbiamo cercare di salvare il salvabile, una situazione economica già pesante. Mi sarei aspettato un contributo perlomeno per quanto riguarda la sanificazione, ma mi rendo conto che ci sono comparti che sono in difficoltà maggiore. Cerchiamo di fare da soli, ma tutti i contributi sarebbero auspicabili e benvenuti. La Serie A, come madre di tutto il sistema professionistico, spero possa venirci incontro. Purtroppo è una situazione d’emergenza e bisogna fare i conti con ciò che abbiamo sul tavolo, la Serie A ha molte esigenze, come anche le competizioni europee, che noi non abbiamo. L’ipotesi di giocare ad agosto porterebbe diversi inconvenevoli, ma cerchiamo di operare in una situazione straordinaria che non si può giudicare con parametri ordinari. I problemi saranno molteplici, ma è nostro dovere trovare quante più soluzioni possibili. Dobbiamo capire che tipo di protocollo uscirà, ci aspettavamo fosse già sul tavolo da qualche giorno, ma c’è ancora dialogo tra CTS e FIGC. L’impatto su una situazione economica già barcollante, ci sarà. Nel caso di ripresa delle competizioni, ci saranno degli oneri importanti, bisogna tener presente che da fine febbraio giochiamo senza pubblico e continueremo a farlo, è una grossa perdita per la nostra categoria. Ogni squadra avrà a che fare con perdita di valore delle rose, un mercato a ribasso, le aziende non sono propense ad investire in pubblicità, quindi l’impatto è molto pesante.

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