Covid-19, la commissione FIGC indica la strada: "Ritiro blindato"
Prendono la parola medici e scienziati. L'azienda calcio si interroga sulla impellenza di fatturare ma anche sulla necessità di tutelare la salute degli atleti
Il calcio al microscopio: si è riunita la commissione scientifica della Federcalcio. Prendono la parola medici e scienziati. L'azienda calcio si interroga sulla impellenza di fatturare ma anche sulla necessità di tutelare la salute degli atleti, nei giorni del Covid-19.
I dettagli
Il protocollo, ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità, prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l’individuazione e la conservazione di un ‘gruppo squadra’ formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’. In via preliminare, il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento (modello preparazione estiva), propedeutico alla piena ripresa dell’attività e con la sorveglianza del medico sociale e/o del medico di squadra. Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue. Peraltro, su input della stessa FIGC che, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C. Il luogo per l’allenamento deve essere ovviamente sanificato (intendendo per luogo sia il Centro Sportivo sia le palestre, gli spogliatoi e gli alberghi qualora i club non abbiano una propria sede per il ritiro). Il protocollo poi si incentrerà nella gestione del ritiro con attenzioni specifiche alle varie attività di allenamento e sull’organizzazione per l’impiego delle diverse strutture, compresa la sala medica e fisioterapico. Con il contributo del responsabile medico dell’Aia Angelo Pizzi, le prescrizioni saranno adeguate anche ai direttori di gara, tenendo presente le specificità della categoria. I medici sportivi dei club di Serie B si riuniranno a propria volta domani alle ore 17. Se arriverà l'ok agli allenamenti, a patto che il dpcm ponga fine al lock down entro il 3 maggio, la Salernitana pensa al ritiro di San Gregorio Magno per una fase di riatletizzazione.
L'assemblea
Nel frattempo è stata convocata per mercoledì 22 aprile alle ore 14.30 l’assemblea straordinaria della Lega B, in video conferenza. Saranno proposte anche modifiche allo statuto.