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Derby farsa: deferita la Nocerina e 17 tesserati, l'ira della società

Benevento: "Riteniamo assolutamente infondato il capo d'accusa per illecito sportivo avanzato dalla Procura federale ed abbiamo già dato mandato ad un pool di legali per difenderci"

La Procura della Figc ha deferito alla Disciplinare la Nocerina e 17 suoi tesserati (11 dei quali calciatori) per la gara-farsa disputatasi a Salerno il 10 novembre scorso. La partita fu sospesa perché la Nocerina era rimasta in sei per gli infortuni accusati da alcuni giocatori, che prima della partita erano stati minacciati dai loro ultrà. Durò solo 20 minuti, il derby della vergogna ovvero Salernitana-Nocerina. Per questo incontro era stata vietata la presenza dei tifosi ospiti, da qui la richiesta ai giocatori, da parte di gruppi ultrà rossoneri, di non scendere in campo in segno di solidarietà verso chi non poteva esserci. ''Senza di noi non si gioca'', era stato l'invito, in realtà un ordine, rivolto ai calciatori, con i quali i contatti, come ha poi accertato la magistratura ordinaria, erano già cominciati nel corso della settimana. Così i ragazzi della Nocerina quella partita del girone B del campionato di Prima Divisione non avrebbero voluto giocarla: era stato duro convincerli perfino a salire sul bus che li avrebbe portati allo stadio. Alla fine la paura di scendere in campo, perché in molti avrebbero subito anche delle minacce, era stata più forte di tutto. L'attaccante della Salernitana Matteo Guazzo aveva poi raccontato di aver visto ''ragazzi (della Nocerina n.d.r.) piangere nel tunnel prima di entrare in campo, perché proprio non volevano farlo''.

La partita era stata sospesa dopo 20' di gioco, durante i quali la Nocerina aveva effettuato le tre sostituzioni previste dal regolamento, ma poi era rimasta in sei a causa dei ripetuti infortuni, o presunti tali, accusati dai suoi giocatori. Il 14 del mese scorso, dopo il 3-0 a tavolino a favore della Salernitana, questa sfida-farsa era finita sul tavolo della Procura della Figc perchè il giudice sportivo aveva trovato un quadro probatorio ''sufficiente a ipotizzare a carico della Nocerina responsabilità diretta nel compimento di atti finalizzati ad alterare il regolare svolgimento della gara e a configurare la possibile sussistenza di un illecito sportivo''. Ma le immagini di quanto successo in quella partita avevano fatto il giro del mondo e fatto vergognare il calcio italiano di se stesso. Sull'accaduto era intervenuto il Premier Enrico Letta che aveva individuato ''fatti gravissimi, nei confronti dei quali serve la tolleranza zero''.

L'accusa - Si legge nel comunicato della Figc "Benevento, Citarella, Pavarese, Fontana, Fusco per aver concordato, prima della gara, i modi e i tempi delle sostituzioni dei calciatori nonché il numero di infortuni da simulare onde raggiungere il preordinato risultato della sospensione. Evacuo, Ficarrotta e Polichetti per aver accettato di prendere parte alla combine facendosi sostituire quando ancora non era trascorso un minuto dall'inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione, Cremaschi, Malcore e Jara Martinez per aver accettato di prendere parte alla combine sostituendo i compagni scesi in campo come titolari quando ancora non era trascorso un minuto dall'inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione. Danti, Hottor, Kostadinovic, Lepore e Remedi per aver simulato infortuni di gioco al solo fine di provocare la sospensione della gara per il venir meno del numero minimo di giocatori per poter continuare una gara, Rosati per aver partecipato all'accordo illecito avallando l'uscita dal terreno di gioco dei calciatori che avevano simulato gli infortuni". Deferita anche la Nocerina "in ordine agli addebiti contestati a Benevento, presidente della società, e a Citarella, amministratore Unico" e per gli addebiti contestati a tutti gli altri tesserati. Secondo l'accusa, dunque, la Nocerina avrebbe svolto un ruolo determinante nell'attuazione della farsa.

La reazione - "Questa società non ha mai incentivato, ne' avallato, la decisione di non scendere in campo. Al contrario, ha fatto tutto il possibile perché i calciatori partecipassero regolarmente alla partita, nonostante la paura evidente degli stessi, minacciati in ritiro e poi quasi costretti a giocare dalle autorità di pubblica sicurezza durante l'incontro sul pullman''. Questa la prima reazione della Nocerina da parte del presidente Luigi Benevento, appresa la notizia del deferimento. "Riteniamo - aggiunge Benevento - assolutamente infondato il capo d'accusa per illecito sportivo avanzato dalla Procura federale ed abbiamo già dato mandato ad un pool di legali per difenderci in tutte le sedi opportune e competenti".

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