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Goleada granata: la Salernitana batte l'Entella, ora è ad un passo dalla Serie A

Nel primo tempo, la squadra di Castori è trascinata dai suoi difensori che diventano goleador: segna Veseli, poi Bogdan. In 17', la Bersagliera indirizza il match. Archivia la pratica Tutino, che si sblocca: era a digiuno dal 20 febbraio

Gol, tanti gol. Sogni, tanti sogni. La Salernitana batte la Virtus Entella a domicilio e sente profumo di Serie A. Tutino in avvio veste i panni di Djuric - centravanti prezioso in una partita di sacrificio - ed i difensori fanno i bomber. Poi alla ripresa si sblocca anche il bomber di mestiere, cioè Tutino, dopo un digiuno che durava dal 20 febbraio, ad Ascoli. Tutti per un obiettivo, blocco monolitico: ecco la magia della Salernitana castorizzata, ecco il segreto (il gruppo, la voglia di emergere e di arrivare) di una squadra che continua a sognare in grande. Vittoria doveva essere e vittoria è stata: a Chiavari, contro la Virtus Entella che ha un piede e mezzo in Serie C ma che aveva ridimensionato il Monza poche settimane fa, la Bersagliera ha chiuso i conti con due squilli di tromba tra il 14' e il 17'. Lo ha fatto con due tiri di gente abituata ad alzare la diga e il fortino. Stavolta, però, è stato abbattuto il muro degli altri, preso a pallonate: Veseli ha indirizzato il match e Bogdan, che aveva già regalato punti contro il Brescia in casa, ha definitivamente archiviato la pratica. Poi Tutino ha arrotondato. Il momento è topico, decisivo: Monza battuto ad Ascoli, Lecce ko in casa contro la Spal. Granata a -1 dal secondo posto.

I commenti e le dediche

"Abbiamo tutti la voglia di fare gol da qualsiasi posizione. Difendiamo e attacchiamo in undici. Dedico il mio primo gol stagionale alla mia famiglia, alla mia fidanzata ed ai tifosi che ci sostengono ma non possono venire allo stadio", dice Veseli al microfono di Dazn. Poi Tutino, che applica ghiaccio dietro il ginocchio "perché ho preso una botta". La partita "sarebbe stata insidiosa, se non l'avessimo affrontata con il piglio giusto. Noi crediamo anche alla promozione diretta e lotteremo fino all'ultimo minuto per la Serie A che è il nostro obiettivo. L'ho detto dal primo giorno, da quando sono arrivato a Salerno - ancora Tutino a Dazn - Adesso dobbiamo fare il massimo nelle prossime cinque partite. Il gol serve ad un attaccante per la fiducia: un gol tira l'altro. Quando non ho segnato, tranne a Lecce dove abbiamo perso, abbiamo sempre fatto risultato e la squadra ha vinto. Sono sempre stato sereno e ho sempre pensato al gruppo. Ci sono anche i playoff ma noi vogliamo andare in A senza spareggi. Dedico tutto a mio fratello, che oggi compie 20 anni".

La gioia di Castori

"Non era scontato vincere a Chiavari e non c'è nessuna partita facile in questo campionato. Complimenti ai ragazzi per la prestazione: non hanno assolutamente interpretato l'impegno come una formalità. Mi sono un po' arrabbiato, perché siamo calati come intensità, avevamo abbassato la linea e la determinazione", ha detto Castori. Adesso la Salernitana arriva al doppio confronto casalingo con Venezia e Monza nel migliore momento possibile: "Arriviamo in un'ottima condizione fisica e mentale. C'è il Venezia e la sfidiamo senza aver pagato pegno con i diffidati. Saremo quasi al completo, perché gli infortunati comunque ci sono". Cinque punti di vantaggio sul Monza ma appena cinque di svantaggio sull'Empoli. Dove bisogna guardare? "Al punto di svantaggio dal Lecce. E' una posizione di classifica che la squadra merita in pieno. Recuperiamo Jaroszynski, Djuric ha riposato, Tutino ha fatto una bellissima prestazione ed è in condizione, facciamo gol anche con i difensori e questo significa che la squadra è omogenea, compatta e diversifica le soluzioni di gioco. Difende e attacca in blocco. Occhio, però: adesso pensiamo al Venezia e poi vediamo come ci si arriva al Monza. Il mio è un discorso realistico: non si può pensare a due cose in una volta sola. Siamo arrivati allo sprint finale in grande condizione e adesso se la gioca".

La tattica

Il modulo è confermato, il 4-4-2 di partenza, ma ci sono alcune variazioni al tema: Castori lascia in panchina Capezzi e si affida al doppio mediano, cioè Schiavone in aggiunta a Di Tacchio. Kupisz sulla fascia destra e Cicerelli, uomo partita contro il Frosinone, promosso a sinistra. In attacco, l'allenatore dosa risorse e diffide: non c'è Djuric dal 1' ma Kiyine (nello stadio dove segnò a dicembre 2017 all'esordio di Colantuono) a dare sostegno a Tutino. Anderson attaccante di scorta, in panchina con il bosniaco.

La partita

Dopo 44 secondi, la Salernitana (maglia nera con striature granata, come a Ferrara ed a Vicenza) produce già la prima palla gol. Triangolazione sulla fascia destra, bel cross di Casasola. Non c'è il centravanti-airone Djuric ma impatta Di Tacchio: Russo è reattivo e blocca in presa alta, alla propria destra. La replica dell'Entella arriva all'11': Schenetti fa viaggiare Brescianini che tira di sinistro mirando al palo alla sinistra di Belec, mezzo metro fuori.

I gol

Al 14', la Salernitana passa in vantaggio. Il gol che sblocca il match arriva dal piede destro di un giocatore che staziona a sinistra, l'albanese Veseli, che l'allenatore ha strenuamente difeso durante la sessione di mercato di gennaio, legandolo mani e piedi alla sua squadra castorizzata. Il pallone rimbalza sulla trequarti, in posizione di mezzo sinistro: Veseli si accentra, prende la mira e fionda angolato, alla spalle del portiere. Non è finita: la Salernitana non è sazia, anzi spinge sull'acceleratore alla ricerca del raddoppio che trova immediatamente. Mischia in area, pallone a campanile, Bogdan difensore diventato bomber, raccoglie al volo, al limite dell'area, e scarica in rete con il destro. E' il 17' e la Salernitana è avanti 0-2. Qualche sussulto lo regala anche l'Entella. Vicinissima alla retrocessione, la squadra di Vivarini ha rabbia in corpo, attacca a testa bassa e riempie l'area con un paio di cross. In particolare al 42', complice la sbavatura in marcatura di Bogdan su Morosini.

La ripresa e la fine del digiuno

Al 52', gol annullato alla Salernitana. Sponda aerea di Di Tacchio, Casasola conclude da due passi, para Russo e Tutino sulla linea la scaraventa in porta. Il guardalinee alza la bandierina. Decisivo l'intervento di Tutino: lui in fuorigioco e non Casasola, il pallone sarebbe finito comunque in porta se non fosse intervenuto. L'appuntamento con il gol, che mancava dal 20 febbraio, è solol rimandato di qualche minuto. Al 60', cross al bacio di Casasola (mentre la Spal passa di nuovo in vantaggio a Lecce), il centravanti impatta con il piatto sinistro e supera Russo: 0-3, festa granata. Al 71', dopo la nuova sbavatura in marcatura (Brunori scappa a Veseli ma grazia Belec) Castori sfila tre giocatori a rischio diffida: escono Tutino, Di Tacchio e Kiyine; entrano Kristoffersen, Capezzi e Anderson. Poi esce anche Bogdan, al suo posto Mantovani. Potrebbe esserci gloria anche per Capezzi: tiro col destro all'82', Russo concede corner. Mentre Vivarini, tecnico dell'Entella, concede vetrina a tutti i giovani, la Salernitana dà minutaggio anche a Boultam e nel frattempo porge l'orecchio ai risultati provenienti dagli altri campi. Sabato 17 aprile contro il Venezia e martedì 20 contro il Monza, sarà padrona del proprio destino.

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