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Malagò a Giffoni: "Salerno merita la Cittadella dello Sport, ci ho messo la faccia"

Il presidente del Coni, ospite del Festival del Cinema per ragazzi, ha chiesto alle istituzioni di fare presto. Sulle Universiadi: "Basta personalismi"

"La Cittadella dello Sport è un obiettivo, un progetto, non deve restare un sogno. Salerno la merita. Ci ho messo la faccia, ho fatto l'endorsement. Ora le istituzioni facciano la loro parte, non si tirino indietro". Quando il presidente del Coni Giovanni Malagò - in visita al Giffoni Film Festival di rientro da Nocera Inferiore dove aveva presenziato all'inaugurazione e all'intitolazione dei campi e della tribuna del Futsal Park ad Andrea Fortunato, Piermario Morosini e Flavio Falzetti - tira in ballo le istituzioni, si riferisce ad una in particolare, parecchio locale, con sede in via Roma. Al Comune di Salerno aveva già fatto visita Nello Talanto, il dirigente salernitano di stanza a Roma. Aveva rivolto una domanda, aveva chiesto il cronoprogramma: "A che punto siamo?". Ora Malagò torna all'attacco, chiede di fare presto: "Salerno ha una storia e la storia è fatta dalla militanza e dalle vittorie delle sue squadre e società nelle categorie e discipline d'appartenenza. Lo dico al plurale: discipline, perché Salerno ha fatto strada in più settori. Non merita di restare senza Cittadella, che deve essere immaginata come un polo, la casa degli sportivi, il luogo dove far crescere talenti". 

No alla cattedrale nel deserto

Fatta la Cittadella - se e quando si farà - poi occorrerà gestirla. "Se la costruiamo, bisogna anche capire a chi l'affidiamo e in forza di quale convenzione d'uso - ammonisce Malagò - Tutti vogliono la Cittadella, ma la gestione va affidata a gente in grado di far rimborsare le rate di un mutuo pluriennale attraverso momenti di coinvolgimento non solo sportivo: penso all'intrattenimento, agli spettacoli. Le strutture si fanno e si gestiscono, altrimenti non ha senso".

L'eredità e le polemiche

A proposito di strutture, Malagò ha commentato anche l'impasse per le Universiadi. Una situazione di stallo, anzi no. "Fino a qualche giorno fa, le Universiadi rischiavano di saltare - ha spiegato il Presidente del Coni - per decisioni politiche, perdendo i finanziamenti. Adesso ho ricevuto rassicurazioni, dunque andiamo avanti. Lasciamo perdere i personalismi e le polemiche, è fondamentale che le Universiadi si facciano e che gli impianti, rinnovati per l'occasione, vengano lasciati al territorio come eredità di un grande evento sportivo".

Il calcio malato

Mentre la Juventus ha annunciato Cristiano Ronaldo, il campione dei campioni, ci sono squadre in serie B che sono arrivate al capolinea: gravi e irreversibili crisi finanziarie, cancellati decenni di storia, com'era capitato in passato anche alla Salernitana. Malagò osserva, riflette, implode: "In tanti hanno parlato in questi giorni. Da diverse settimane, mi impongo il silenzio: siamo in attesa delle sentenze dopo gli appelli, resto doverosamente e forzatamente in silenzio. In questa fase delicatissima, sarebbe sbagliato pronunciarsi. Lo farò quando tutto sarà definito". 

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