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La voce dei tifosi: "Lotito sotto la curva? Un comizio elettorale senza senso"

La Salernitana centra la salvezza con tre turni d'anticipo, ma l'evento passa in secondo piano. A tener banco tra i tifosi, il discusso incontro tra il co-patron Claudio Lotito e una folta rappresentanza del mondo ultras. In molti non hanno gradito...

Con la vittoria ai danni della Virtus Entella firmata da un gol di Riccardo Bocalon, la Salernitana centra finalmente la tanto agognata salvezza con tre turni d'anticipo, mandando così agli archivi anche questo campionato cadetto. In tempi normali, questa sarebbe stata la 'notizia' che avrebbe aperto tutte le prime pagine dei quotidiani, ma a riscrivere le cronache c'ha pensato Claudio Lotito. Nell'immediato post gara infatti, il co-patron ha avuto un faccia  a faccia davanti alla Curva Sud Siberiano, con una folta rappresentanza del mondo ultras. L'incontro, volto a chiarire alcuni aspetti presenti e futuri del club, sembrava essere iniziato con il piede e i toni giusti, salvo poi degenerare e concludersi con cori di scherno indirizzati all'imprenditore romano, dopo il solito e poco gradito 'comizio' pre-elettorale (quasi una filippica in alcuni momenti) del vulcanico patron. Ovviamente l'improvvisato meeting ha avuto una forte eco nella piazza di Salerno, e ciò è emerso anche dalle parole rilasciate dai supporter della Salernitana per la nostra consueta rubrica dedicata ai tifosi.

Ad aprire il nostro giro, Daniele Di Marco, utente fan della pagina Facebook di SalernoToday: "Il tanto agognato traguardo è stato raggiunto, ora vinciamo le due partite rimanenti e prepariamo al meglio la stagione che ci porterà al centenario". Sorpreso della vittoria contro la Virtus Entella, Andrea Quaranta: "In tutta onestà non mi aspettavo che la Salernitana vincesse contro la più motivata, almeno sulla carta, squadra ligure. Vittoria dunque contro ogni pronostico". Soddisfatto per i tre punti raccolti, anche Francesco Fera, intervenuto sulla pagina Facebook di SalernoToday: "Buona prova, ma avversario scarso. Rosina, Bocalon e Casasola tra i migliori. Non male Akpa Akpro". Fa una disamina del momento societario il nostro Luigi Nese, salernitano residente negli 'States': "Come al solito Lotito accentra tutta l'attenzione su di sé. Il personaggio è particolare, sorprendente per certi versi. Una specie di Masaniello del calcio, che fa il 90% bene, ma che alla fine si perde in un bicchiere d’acqua e rovina tutto. E' un tipo ruspante senza peli sulla lingua ma spesso quando parla fa più danni che cose buone. Sia chiaro non mi piace che dei professionisti vadano sotto una curva, come i politici a mendicare voti. I discorsi sui soldi della tasca d’altri, la pazienza e bla bla bla, lasciano il tempo che trovano. Signori qui dimentichiamo che parliamo di calcio, di uno spettacolo, che si basa sulle emozioni. Si paga per vedere uno show, ora lotito non deve (e non vuole) buttare i soldi, o assicurare la serie A, perché nessuno lo può fare. Quel che può fare invece è costruire. Ripartire da quei 4/5 giocatori che possono servire per un bel progetto che faccia divertire la piazza. Ovviamente però ci vogliono i costruttori buoni, professionisti seri non pasticcieri del calcio che sfornano solo babà al rum. A buon intenditor...". Polemico come sempre nei confronti di Claudio Lotito, Luca Bochicchio, tifoso granata del quartiere Pastena di Salerno: "La salvezza era il minimo sindacale da raggiungere. Della chiacchierata sotto la curva che dire, è stata una sceneggiata inutile. Sinceramente non ne comprendo il senso in quanto si sa che il proprietario a chiacchiere è il numero 1. Salerno vuole i fatti. Fammi una squadra già a luglio invece di ciarlare. Non mandare a valorizzare i giovani della Lazio qui. Vero che abbiamo una storia ricca di C ma siamo una piazza in grado di distinguere il valore di un Bocalon, un Rossi o Palombi rispetto a quello di un Coda o Donnarumma. L'allenatore c'è, ora prendi calciatori di qualità e di categoria e dimostra di volertela giocare davvero, concretamente, non solo a chiacchiere. Salerno merita rispetto. Salerno merita di più". Dello stesso avviso Paolo Amato, che quest'oggi conclude con il suo intervento la nostra rubrica: "Tre incisi, il primo sulla partita: ancora Rosina. Evidentemente il suo era un problema psicologico e non fisico. Il secondo, sul teatrino messo in scena ieri nel post gara: francamente non ha più senso farli. Se Lotito vuole gli abbonamenti, deve fare la squadra. I comizietti elettorali non hanno più effetto. I tifosi fanno i tifosi e vogliono solo questo (io personalmente vorrei anche maggiore coinvolgimento delle famiglie e un settore giovanile che sia un vero settore giovanile, ma mi rendo conto che in questo contesto mediocre, chiedo troppo). Infine il terzo inciso, sull'ambiente: la piazza è troppo esagitata e la stampa troppo schierata (da una parte o dall'altra) e poco oggettiva. Con questi presupposti non si andrà mai da nessuna parte. Non è un caso infatti che le realtà che ottengono i risultati sono soprattutto quelle fredde, ciniche e con una buona programmazione, dote che sicuramente non manca a Lotito ma che qui a Salerno non viene 'esaltata' chissà perché. Insomma, se osserviamo attentamente il problema, forse ci accorgeremo che siamo anche noi parte del problema!"

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