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La voce dei tifosi: "Col Novara vittoria fondamentale in chiave salvezza"

Moderata soddisfazione tra i supporter granata che vedono più vicino l'obiettivo stagionale

La Salernitana vince ancora, batte anche il Novara e mette una seria ipoteca sulla salvezza, primo e probabilmente unico obiettivo stagionale. Per aver ragione della coriacea formazione piemontese è bastata una zuccata del capitano Tuia, non proprio un goleador consumato, ma bravo a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Questo terzo successo in quattro gare ha avuto il merito di rasserenare definitivamente gli animi dei tifosi, impauriti e inquieti poco meno di un mese fa all'indomani dell'ennesima debacle interna col Parma. Oggi, tra i supporter, si respira un'aria diversa: c'è maggiore serenità anche se perdura qualche scoria per quel che concerne l'impossibilità di poter ambire ad obiettivi più importanti. E' ciò che emerso anche dalle parole dei tifosi che, come di consueto, partecipano alla nostra rubrica settimanale dedicata ai supporter della Salernitana.

Ad aprire il nostro giro d'interviste, Andrea Quaranta: "Salvezza sempre più vicina. Sperare in altro francamente mi sembra difficile. Le vere pretendenti ai play off si sono messe a giocare prima di noi e si sono avvantaggiate in classifica, inoltre hanno anche organici più competitivi. Quindi mettiamoci una pietra sopra". Dello stesso avviso anche il nostro Rino Marra: "Vittoria fondamentale per avvicinare la salvezza . Per il resto, siamo troppo lontani dalle zone nobili per sperare in altro". Soddisfatto ma non troppo Guido Diodato: "Partita tutto sommato divertente e giocata a viso aperto da entrambe le squadre. La Salernitana sinceramente non l'ho vista mai in affanno se non negli ultimi 15 minuti ma è anche normale. Gara generosissima di Bocalon che ha lottato per 94 minuti nonostante giocasse molto spesso lontano dalla porta, peccato per però per il palo clamoroso. Da un lato sono sereno perché a lunghe falcate stiamo raggiungendo la salvezza, dall'altro però già immagino l'epilogo stagionale: squadra smantellata a giugno, ritiro con quattro calciatori e si ricomincia con un nuovo calvario. E poi ci si domanda il perché dell'Arechi deserto. E se ci riflettiamo, a Frosinone sono al secondo posto e contestano, a Palermo lo stadio è spesso vuoto nonostante l'alta classifica, e qui, nella mediocrità tecnica che ci caratterizza da tre anni, Lotito pretende che l'Arechi sia pieno. Roba da matti davvero". Sarcastico, nei confronti della società, Luca Bochicchio: "Una vittoria che ci consegna sempre piu nel limbo. Insomma missione compiuta, e in piena linea con le strategie della proprietà". Ironico, come sempre, il nostro Armando Della Monica, 'noto esercente' della zona Vestuti di Salerno: "Dopo un primo tempo così così è uscita fuori la Salernitana, quella Salernitana che tutti (la società?) si erano prefissi di far giocare nella famosa lettera!". Sotterra l'ascia di guerra invece Luigi Nese: "Una bella e importante vittoria, che serve a fare morale e classifica. Mi raccomando, ora non iniziamo con altre inutili polemiche (oramai è sport nazionale a Salerno) sulle presenze allo stadio. Sono polemiche inutili e sterili". Soddisfatto per il risultato Paolo Amato: "Una vittoria, quella col Novara, di grandissimo valore in chiave salvezza. L'unico neo? Lo stadio semi-deserto che fa davvero tristezza". Chiude il nostro giro d'interviste, Raffaele Marotta: "Ottima vittoria in chiave salvezza! Squadra equilibrata, ribadisco però il concetto che ripeto da alcune giornate: l'unica nota stonata è Colantuono che non fa rifiatare Minala. Certo, a sua parziale giustifica l'esigua qualità della panchina, ma ogni tanto lo deve far riposare, gioca sempre lui!". 

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