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Crolla l'imbattibilità granata a Lecce: Salernitana sconfitta, chiude in dieci uomini

La squadra di Castori fallisce l'assalto al secondo posto. I salentini feroci nel primo tempo: puniscono con Pettinari, vecchio pupillo dell'allenatore dell'ippocampo. Ospiti in palla nel secondo tempo e vicinissimi al pareggio. Sul più bello, Bogdan espulso e cala il sipario: raddoppio di Maggio

Crolla il muro, restano l'orgoglio e la consapevolezza di poter acciuffare, al momento, un posto d'onore nei playoff: la Salernitana perde a Lecce 2-0, fallisce l'assalto al secondo posto. L'imbattibilità termina dopo 726', sotto i colpi di Pettinari, vecchio pupillo di Castori a Trapani. Dopo aver rischiato grosso nel primo tempo, la Salernitana s'era destata alla ripresa e avrebbe meritato il pareggio ma sul più bello Bogdan è stato espulso ed è calato il sipario. Incassato il 2-0, Castori ha sfilato anche i diffidati Tutino e Coulibaly facendo entrare Kristoffersen e Schiavone, poi Jaroszynski, pure lui nel mirino del giudice sportivo, in cambio di Cicerelli: serviva gestire energie ed evitare altri guai, dopo aver perso il difensore espulso, in vista della prossima ravvicinata sfida al Frosinone, in programma a Pasquetta. Il Lecce vola a +4 sulla Salernitana che insegue ma le altre pretendenti al podio e alla promozione diretta, Monza e Venezia, hanno fatto passi falsi.

Il commento

"Prendiamo atto della sconfitta, un ko che ci può stare. Ci sta anche perdere l'imbattibilità dopo 7 giornate, anche le altre hanno difficoltà. L'appannamento è anche fisiologico, attaccanti compresa. Non riusciamo ad essere prolifici con loro ma lo risolveremo come sempre aver fatto da gruppo e da squadra", esordisce Castori in sala stampa. L'allenatore analizza: "Non siamo stati impeccabili nella situazione difensiva e nel secondo tempo eravamo entrati bene in partita. Poi l'espulsione ci ha complicato la vita. Dopo dodici partite è la prima sconfitta nel girone di ritorno e speriamo sia l'ultima. Ci concentriamo per ripartire lunedì, nella migliore maniera possibile per riprenderci quello che vogliamo. Ho detto alla vigilia che il risultato della partita non sarebbe stato decisivo. Finché la matematica dice che c'è margine, noi ce la giocheremo". I cambi in vista della sfida al Frosinone: "Non posso valutare niente, dovrà attendere i recuperi". Ad esempio di Aya? "Non recupera, l'infortunio necessita di ulteriore tempo". La rinuncia ad Anderson "perché con l'infortunio di Gondo rappresentava la prima alternativa in attacco. Posso cambiare qualcosa per ricorrere ad energie fresche ma non perché la squadra debba cambiare atteggiamento e non ha fatto bene. Non sta scritto da nessuna parte che se usiamo altri giocatori con altre caratteristiche possiamo essere più prolifici. Possiamo cambiare se analizziamo che c'è il calo di energie per qualche calciatore e il calendario è ristretto".

La tattica

Schermare Tachtsidis, la luce del Lecce, difendere compatti e ripartire fulminei. Castori affida le consegne ai granata per l'assalto al secondo posto e la Salernitana, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, prova ad eseguire. Veseli ha giocato due partite di fila con l'Albania e resta in panchina (Adamonis non convocato in via prudenziale, dopo i contagi nell'Italia di Mancini, avversaria della Lituania). Al suo posto in difesa c'è Mantovani. Capezzi vince il ballottaggio con Anderson, Jaroszynski schierato quinto a sinistra, coppia d'attacco composta da Djuric e Tutino.

La cronaca

Pronti, via e la Salernitana invoca ma non ottiene il calcio di rigore: l'azione si sviluppa sulla sinistra, tira Tutino, il rimpallo favorisce Di Tacchio che si infila, cade e chiede il penalty dopo il contatto. Chiffi dice che si può proseguire. La deviazione di Mantovani, in chiusura all'11 su Pettinari, costringe agli straordinari Belec. Sul corner successivo, però, il portiere sloveno fa il prodigio: Lucioni prende il tempo a Gyomber e indirizza sotto la traversa ma Belec arriva anche lì, con uno splendido colpo di reni (12'). I granata replicano immediatamente: è Capezzi l'incursore, guida il break e fa viaggiare Tutino che cerca di angolare sul palo lungo, da sinistra a destra, ma quasi "sbuccia" il pallone.

Brividi, Belec e traversa

La Salernitana rischia grosso al 23': lancio con il contagiri per Björkengren che sbuca alle spalle di Bogdan. Soluzione di precisione, indirizzata all'angolo lontano, il pallone scavalca Belec ma sorvola la traversa. E' il momento migliore per il Lecce che spinge sull'acceleratore e manda alla conclusione Coda. Bogdan si riscatta e sbarra la strada, provvidenziale, sul campo dove due anni fa, da giocatore del Livorno, ha realizzato il suo primo gol in Serie B. Il Lecce grandi firme prova ancora l'assalto e la spallata: al 29', combinazione Henderson-Coda-Pettinari e sponda per Henderson. Conclusione immediata ma Belec dice no, respingendo di piede. Poi Coda alla mezz'ora è furbo - e l'arbitro disattento insieme ai collaboratori - quando spinge e mette fuori causa Bogdan. Chiffi non se ne accorge, l'attaccante inventa il lob, Bogdan devìa, la traversa respinge e poi Di Tacchio salva sulla linea di testa, allontanando per evitare il tap-in dei salentini.

Fine della imbattibilità

Il bunker granata, però, crolla al 44'. Lancio con il contagiri di Tachtsidis e Pettinari è tutto solo sul vertice destro dell'area dimenticato da Mantovani e con Jaroszynski costretto all'affannoso recupero fa gol con una splendinda azione personale. Il centravanti del Lecce, a lungo cercato in estate dalla Salernitana, inventa il dribbling a rientrare con il sinistro e indirizza con il destro nell'angolo basso alla destra di Belec, incolpevole. Poi Pettinari, ex stoccatore di Castori a Trapani, festeggia mostrando la maglia di Mancosu, operato di appendicite. Il fortino della Salernitana crolla dopo 726' di imbattibilità.

La ripresa

La Salernitana tenta la prima sortita al 47': ci prova Jaroszynski ma il suo esterno sinistro finisce fuori. Ancora granata al 48': Lucioni anticipa Capezzi e rischia l'autogol. Occasionissima al 52': Casasola con il sinistro, Capezzi cerca l'eurogol in rovesciata ma buca l'intervento, il pallone arriva a Tutino che prende la mira. Destro a giro destinato all'incrocio, se non fosse per la provvidenziale deviazione di Maggio. Pressing alto dei granata, la Salernitana si desta, attacca. Altra palla gol al 57': scarico per Di Tacchio che impatta con il mancino da fuori area, alto di un soffio. Azione fotocopia di Pettinari: come nel primo tempo, in occasione del gol, il centravanti porta il pallone dal piede sinistro al destro e chiude in diagonale. Belec è di nuovo fuori causa ma il pallone sfiora il palo al 58'. Poi Corini chiama in panchina il metronomo del Lecce, Tachtsidis, e manda in campo Hjulmand.

Cambia la scena e cala il sipario

Castori sta per effettuare due sostituzioni - pronti Anderson e Kupisz - quando Coda, liberato da una sponda, scappa via a Bogdan che deve spendere il fallo da ultimo uomo. Chiffi lo espelle, Salernitana in dieci uomini. L'allenatore non cambia idea: sostituiti Djuric, in affanno, e Capezzi. Ridisegnato lo schieramento: 3-4-1-1 con Mantovani a destra, Jaroszynski che arreatra nel terzetto difensivo a sinistra, Casasola spostato da destra a sinistra, Kupisz a destra, Anderson con Tutino. Il Lecce, però, chiude i conti al 73': Maggio chiede il dai e vai al subentrato Rodriguez. Il pallone pare destinato al fondo campo ma l'attaccante accelera, crede nel recupero e in scivolata crossa per Maggio che da zero metri, di testa, fa 2-0. Anzi, potrebbe anche calare il tris il Lecce poco prima del recupero con Yalçin ma Belec si oppone.

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