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La Salernitana affonda a Livorno, Gregucci rischia: la cronaca della partita

Dopo un quarto d'ora finisce la partita di Calaiò: infortunio muscolare. Il Livorno la sblocca al 23' con Rocca. La Salernitana reagisce nel secondo tempo ma Jallow non finalizza. E' crisi profonda, i tifosi granata abbandonano gli spalti in anticipo

La terza sconfitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque, la settima sconfitta di Gregucci in tredici partite. I numeri granata certificano la crisi e spalancano la porta alle riflessioni: la Salernitana perde a Livorno, deve evitare di essere risucchiata nei play out e la società  pondera il cambio tecnico, chiamando in causa il terzo allenatore di questa tormentata stagione del Centenario. Allo stadio Picchi di Livorno, in tribuna, c'era anche Aglietti ma il primo candidato alla panchina granata è Leonardo Menichini, che ha assistito alla partita dalla sua abitazione a Ronciglione. A fine parita la Salernitana sceglie il silenzio stampa. Non è escluso il ritiro ad oltranza, ancora a San Gregorio Magno.

La cronaca

E' la gara bivio, del dentro-fuori. Sferzata dai propri tifosi, la Salernitana si presenta a Livorno imbottita di centrocapisti - giocano Odjer e Akpa ai fianchi di Francesco Di Tacchio - ma soprattutto con la novità Vuletich insieme all'arciere Calaiò. Il primo tiro è dei granata: Odjer chiama in causa il portiere del Livorno Zima con una conclusione da fuori area (2'). Poi dal 3' al 7' ci provano tre volte i labronici padroni di casa: sballato il tiro di Diamanti; Valiani costringe Micai alla respinta; di poco alto il pallone fiondato da Murilo. La Salernitana manovra bene sulla corsia destra, dove opera Casasola, e usufruisce di una palla gol che Vuletich non sa sfruttare. Non ci mette furbizia, non è lucido nell'occasione: alle sue spalle arriva a rimorchio Calaiò ma l'argentino non fa velo, si allunga incomprensibilmente il pallone sulla propria destra e l'azione sfuma.

L'imprevisto

Il tempo di annotare l'ammonizione subita da Di Tacchio, che andrà in diffida, ed ecco la prima tegola sulla testa della Salernitana e di Gregucci. Si ferma Calaiò: infortunio muscolare per lui, problema al polpaccio, sostituito da Jallow.

La doccia gelata

Il Livorno al 23' è già in vantaggio. Cross dalla destra di Diamanti, Murilo impatta col destro nel cuore dell'area di rigore e Pucino lo rimpalla; il pallone finisce sulle zolle di Rocca che di sinistro fulmina Micai, sul proprio palo ma comunque da distanza molto ravvicinata. Poi Rocca fa festa con l'esultanza del Pistolero, tanto cara a Piatek, il bomber del Milan. Il coro degli ultras granata è immediato e rabbioso: "Liberate la Salernitana". Lo striscione con lo stesso contenuto bloccato all'ingresso dalle forze dell'ordine. In tribuna, invece, l'allenatore Aglietti, gli ex calciatori della Salernitana Moro e Tosto. In campo, la reazione dei granata è timida, affidata ad un tiro di Lopez che fila via, non molto dal palo alla sinistra di Zima.

Il secondo tempo

La Salernitana ci prova subito ma è anche sfortunata: al 3', cross di Casasola, spettacolare rovesciata di Jallow ma Zima è prodigioso, distendendosi sulla propria sinistra per negare la gioia del pareggio all'attaccante gambiano. L'azione prosegue: tiro dalla distanza di Di Tacchio e palla sul fondo. Azione fotocopia al 5': cross di Casasola, pallone a campanile, sponda aerea di Vuletich ma Jallow non ci mette forza né precisione: conclude debole e centrale, telefonato per Zima. Salernitana vicinissima al pareggio anche all'11': Pucino da 20 metri trova soltanto i guanti di Zima. Gregucci aumenta il potenziale offensivo e manda in campo anche Andrè Anderson al posto di Odjer: Salernitana con il 3-4-1-2. La fiera del gol mancato, però, prosegue al 15': calcio d'angolo di Lopez e colpo di testa di Vuletich, nell'area piccola. Pare fatta, ma l'argentino alza troppo la fronte e la mira è alta. La frittata, però, sta per farla Micai al 21'. Il portiere della Salernitana deve rimettere in gioco il pallone e decide di servire Akpa Akpro che però gli dà le spalle. Si insersice Luci che soffia il pallone all'ivoriano e propone l'uno-due a Diamanti che fortunatamente decide di fare tutto da solo: tiro fuori, granata graziati. Al 26' il Livorno è ad un passo dal 2-0: dopo il calcio d'angolo e la mischia, Luci tira a botta sicura ma Micai ci mette la mano destra; Di Gennaro è pronto al tap-in ma Migliorini allunga la gamba e tiene in vita la Salernitana. La nuvoletta nera ricompare poco dopo la mezz'ora: il tiro di Francesco Di Tacchio è indirizzato all'incrocio dei pali. Zima può solo guardare e... soffiare: finisce alto di pochissimo.

La mossa della disperazione

Gregucci gioca anche la carta Djuric e passa al modulo con 4 riferimenti offensivi e terzini molto alti. E' il Livorno però a fallire il jolly del 2-0. Lopez perde sciaguratamente palla a metà campo. Diamanti parte in fuga, salta Akpa, sterza e tira a giro, mirando al palo lungo: fuori per centimetri. Nei 4' di recupero, la Salernitana prova l'assalto finale ma rimedia solo l'ammonizione di Jallow che era diffidato e salterà la sfida casalinga al Venezia, il 30 marzo, senza ultras sugli spalti. A lui potrebbe aggiungersi Calaiò, infortunato, da recuperare durante la sosta.

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