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Salerno, Nicola Maffulli e la facoltà di Medicina alle Olimpiadi Londra 2012

Nota dell'università di Salerno

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Al villaggio olimpico di Londra c’è anche il prof. Nicola Maffulli, docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo. Il docente ha l’incarico di coordinare  i servizi di chirurgia del piede e caviglia (una equipe di  sei primari di ortopedia, che coprirà le Olimpiadi e le Paraolimpiadi), e sarà il Field of Play Doctor per una parte del torneo di Judo, e tutto il torneo di Lotta.

“Da ragazzo – scrive Maffulli sul suo blog - volevo esserci come atleta, poi, come allenatore. Infine, come medico. Ed ora, eccoci qui”. “Un sogno” che si realizza. “Le pulsioni rimangono quelle di sempre, il tifo diviso fra Italia ed UK. Di volta in volta – prosegue - renderò  noto quali degli atleti (Britannici) saranno in gara. Una serie, li ho seguiti per diverso tempo, ma non sono riusciti a qualificarsi. Un peccato, chissà se per loro ci sarà un'altra occasione”.

Napoletano di 53 anni, Maffulli fa parte di quella schiera di studiosi che rientrano in Italia. Prima di essere  trasferito per chiamata diretta presso l’Ateneo salernitano ha ricoperto il ruolo di “Centre Lead and Professor, Sports and Exercise Medicine” presso la Queen Mary University di Londra (GB) e “Consultant Trauma and Orthipedy Surgeon”.

Una esperienza professionale e scientifica che connota ulteriormente la stagione di crescita e sviluppo della Facoltà di Medicina di Salerno. Un tassello che rilancia la necessità di costruire in Italia e a Salerno dinamiche formative e scientifiche di livello internazionale.

Il blog del prof. Maffulli (https://medicinaunisalondra2012.blogspot.it/) è un vero diario; trovi tutto: notizie, pareri, sensazioni, aneddoti, curiosità. “Per me, this is it. Speriamo nessuno si infortuni, e così i Giochi sarebbero un vero successo”. Non poteva esserci viatico migliore per un medico che ha a cuore la salute dell’atleta.
 

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