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Pescara - Salernitana 1-0: un gioiello di Brugman manda i granata all'inferno

Una brutta Salernitana cede il passo anche alla formazione di Zeman e colleziona la seconda sconfitta consecutiva. Ora la classifica inizia a far paura: il distacco dai play out infatti diventa sempre più sottile (+3)

Una punizione magistrale di Brugman condanna alla seconda sconfitta consecutiva una Salernitana brutta e in preoccupante involuzione. Dopo un primo tempo nel quale l'undici di Colantuono ha provato quanto meno a rintuzzare le folate offensive degli uomini di Zeman con qualche azione di rimessa, nella ripresa la squadra granata è scesa in campo con l'unico obiettivo di resistere, rinunciando di fatto a qualsiasi velleità offensiva. Il caso (e le qualità balistiche del mediano avversaio) ha voluto poi che fosse un tiro franco a decidere il match, ma gli adriatici hanno meritato la vittoria sul campo grazie ad una mole di gioco prodotta notevole e un'intensità profusa durante la gara di gran lunga superiore a quella di Zito e compagni. Questo secondo KO mette in soffitta qualsiasi altra utopistica speranza d'alta classifica e certifica - se ancora ce n'era bisogo - la reale caratura della squadra. Squadra che adesso deve darsi una scossa e guardarsi bene dalla zona play out. Il baratro dista ora solo tre lunghezze e destarsi da quel torpore invernale, nel quale la compagine granata versa miserabilmente , è dunque un imperativo categorico. Chi ha tempo, ora, non perda tempo, senza appellarsi al caso e stucchevoli recriminazioni sui punti persi. 

Primo tempo

Il primo sussulto della gara è di marca abruzzese: al 1’ Brugman, sugli svilluppi di un calcio di punizione, libera un tiro sporco che non impensierisce Radunovic. L'undici di Colantuono risponde al 4’ con un colpo di testa di Schiavi che però si spegne sul fondo. Nei primi 15’ di gara sono i padroni di casa ad avere in mano il pallino del gioco, con una Salernitana più remissiva che bada solo a contenere le sfuriate dei delfini. Al 17’, un liscio clamoroso di Valzania in area di rigore, salva i granata presi in precedenza in controtempo. Al 21’, abruzzesi di nuovo pericolosi, stavolta con Brugman, bravo a girarsi sul posto e a servire un ottimo assist per Yamga, l’esterno dei delfini però non intuisce il suggerimento del compagno e vanifica tutto. Al 24’, break della Salernitana con un mancino micidiale di controbalzo scoccato dal limite dell’area da Zito,  Fiorillo è però attento e con un colpo di reni sventa in angolo. Al 30’, occasionissima per la formazione di Zeman con Pettinari che a tu per tu con Radunovic si lascia ipnotizzare dal portiere serbo, sulla respinta Mazzotta invece di battere a rete di prima intenzione fa carambolare la sfera, a porta sguarnita, sul fondo. Dopo il gran spavento la Salernitana prende le misure agli avversari e non corre più pericoli rilevanti. E dopo 1’ di recupero il Sig. Martinelli manda tutti negli spogliatoi a bere un tè caldo. 

Secondo tempo 

Dal tunnel degli spogliatoi non rientra Schiavi, dentro Di Roberto e Salernitana che schiera a specchio con gli abruzzesi con un 4-3-3. Al 6’, uno Sprocati mestamente isolato prova un guizzo dei suoi con una conclusione dai 25 metri, la mira però lascia a desiderare. Al 16’, gol annullato a Pettinari del Pescara per sospetto off-side. La Salernitana inizia a subire la pressione del Pescara, che pigia il piede sull’acceleratore per acciuffare la vittoria. Con il trascorrere dei minuti però i delfini allentano la presa e consentono ai granata qualche azione di alleggerimento. Tra queste, al 25’, la conclusione telecomandata del neo entrato Kiyine che Fiorillo raccoglie senza patemi. Al 31’, Kiyine ci prova di nuovo, stavolta direttamente da calcio di punizione, ma la conclusione non centra lo specchio. Quando la partita sembrava incanalarsi verso un risultato ad occhiali, al 35’ il Pescara passa: il sig. Martinelli concede un calcio di punizione dal limite dell’area per via di un fallo inutile di Monaco; sulla sfera va il capitano Brugman che posizione la sfera e la piazza nell’incrocio dei pali, là dove Radunovic non arriva. Nel frangente però, grosse sono le responsabilità del giovane portiere serbo che copre male il palo di competenza. La Salernitana accusa il colpo e al 37’ sempre con Brugman rischia di subire anche il colpo del KO, la splendida girata del mediano pescarese però sibila sul palo destro della porta difesa da Radunovic. Al 42’, Radunovic riscatta parzialmente la sua gara salvando il gol del 2 a 0 su conclusione di Bunino a tu per tu. Nonostante l'ingresso di Bocalon, la Salernitana non riesce ad imbastire azioni rete limpide e, dopo 4' di recupero è costretta a subire l'onta della seconda sconfitta consecutiva. 

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