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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Presentazione Ribéry, la passione di Franck: "Qui mi sento a casa mia"

L'amministratore unico: "Non è vero che siamo in difficoltà, Ribéry sarà salernitano a Salerno". Il calciatore: "I messaggi dei tifosi mi hanno travolto, conquistato". Il direttore sportivo Fabiani: "Mercato chiuso"

La giornata infinita di Franck Ribéry, cominciata stamattina in Costiera Amalfitana, insieme all'amministratore unico Marchetti e al direttore sportivo Fabiani, è proseguita allo stadio Arechi con il bagno di folla ed i primi cori degli ultras, proseguita nella sede di Caffé Motta, per la presentazione alla stampa. Franck si presenta in giacca e cravatta; davanti a sè, sulla scrivania, la maglia granata e il numero che dovrà cambiare la storia della Salernitana e del campionato. Due pacche sulle spalle a Fabiani, che in mattinata aveva chiamato Angélo, e poi comincia la conferenza, alla presenza tra gli altri anche del sindaco Vincenzo Napoli.

Le prime parole di Franck

"A Salerno - dice Ribéry - c'è una passione incredibile. Noi abbiamo un obiettivo: la salvezza, dobbiamo riuscirci". A 38 anni, la prossima sfida è "dare ancora tanto al calcio. Mi sento molto bene e ho ancora tanto da dimostare. Ho una passione dentro e voglio metterla a disposizione, insieme alla mia esperienza. Dobbiamo subito vincere partite, in un campionato difficile. Devo trovare subito il mio ritmo, perché è facile allenarsi da soli ma poi bisogna farlo con la squadra. Ho parlarlo anche con il preparatore atletico, l'allenatore e il suo vice. Abbiamo subito concordato il programma nei prossimi due giorni e poi il ruolo, la collocazione. Ho ancora benzina nel serbatoio: se non ne avessi, resterei a casa. Comincerò subito con la squadra ma in modo intelligente, non troppo veloce, perché il corpo non è ancora pronto per farlo". Sente di essere come Maradona a Napoli? "Diego è Diego. Non possiamo dimenticare che cosa ha fatto Maradona. Sono venuto qua non per paragonarmi a Maradona ma per fare bene il mio lavoro e il massimo per i tifosi. Adesso servirà anche un po' di tempo. I messaggi dei tifosi mi hanno travolto e conquistato. Adesso è presto per dire dove possiamo arrivare, non conosco ancora la squadra. E' fondamentale la comunicazione, ho grande rispetto per i miei nuovi compagni. E' importante avere un gruppo forte dentro. Quando conosciamo momenti difficili, sempre testa alta. Questo è importante: la società è la squadra, non solo il club, i magazzinieri, tutte le persone che lavorano". La scelta: "La mia famiglia è stata fondamentale, perché ho cinque bambini e moglie. A Fabiani ho detto che davo la mia parola ma poi ho dovuto parlare con i miei bambini a Monaco e stamattina quando sono partito è stato complicato. Però qui ho visto i tifosi, tutti cantano: qui per la presentazione ce n'erano 5mila e immagino nelle partite. Questo è bello per me e mi dà la carica, perché un giocatore vive per la sua gente". Adesso dovrà fare con gli attaccanti quello che ha fatto per Vlahovic: "Ho un grande rapporto con lui e adesso dovrò farlo con i miei compagni. Sarà tutto nuovo, ma l'ambiente mi aiuterà: mi è sembrato come se giocassi a Salerno da due, tre anni".

I dettagli

"Quale migliore occasione - dice Fabiani - per presentare Ribéry e l'amministratore unico della Salernitana, Ugo Marchetti. Al generale va il ringraziamento generale perché ha saputo gestire nel migliore dei modi questo periodo un po' travagliato e turbolento. Non è mai facile prendere da zero una società in Serie A, con tutte le difficoltà che ne possono venir fuori. Ribéry ha detto: "Forse Salerno somiglia un po' a casa mia e al mio modo di intendere il calcio. Certe operazioni delicate, complesse e onerose hanno sempre avuto il suo avallo. Alla società non ha mai fatto mancare supporto umano e risorse economiche. Credo che con l'arrivo di Ribéry si ponga fine alla campagna acquisti della Salernitana. Con l'allenatore e l'amministratore abbiamo fatto riflessione: riteniamo che sia stato fatto abbastanza. Ribéry è l'ultimo giocatore che abbiamo preso ma non possiamo dimenticare chi è già arirvato, altri giocatori importanti. Mi auguro che questo valore, unito alla esperienza di Ribéry, possa darci la miscela dell'anno scorso".

L'amministratore e il sindaco

"Leggo che la Salernitana sia una società senza strutture, organizzazione, con difficoltà di crescita. Non è così: sono orgaoglioso di rappresentare un'azienda in utile. Non lo dico con arroganza ma con orgoglio - esordisce Marchetti, amministratore unico - Mi ritengo fortunato ad interpretare questo ruolo. Noi siamo bravi e la Salernitana esprime questo territorio, questo mondo. Ci sono difficoltà che sono strutturali, che non dipendono da noi. Non dimentico di essere un generale, sono un combattente e queste difficoltà le combatteremo. Ultimo passo - simbolicamente, quello più ambizioso - di un lungo percorso. Franck Ribery sottolinea la nostra sorte fortunata. Tendiamo ad essere sempre migliori e ringraziamo i procuratori che ci hanno non solo assistito ma anche suggerito. Ribéry non è persona normale e ha richieste normali: non può essere trattato come persona comune. Lui combatte la propria battaglia con i suoi figli. Sarà salernitano a Salerno: questo accadrà". Le prospettive di vendita: "Speriamo che l'azienda trovi un compratore adeguato eticamente ed economicamente a questa società. Questa è un'azienda seria, che si autofinanzia. Fa scelte serie e dovrà avere un serio futuro. Deve andare così e non vedo perché debba andare diversamente. Questa è un'azienda che dà utile, cioè che spende di meno di quanto incassa al momento e di quanto incasserà nel futuro. Se avessi i soldi, l'acquisterei io. Chi investe qui, sa che migliorerà le sue condizioni, perché questo è uno strumento che produce ricchezza ma anche sentimenti e tanti sogni. Chi si avvicina e mette le mani in questo giocattolo deve creare queste condizioni, altrimenti è bene che non metta mano". Poi la chiosa del primo cittadino, Vincenzo Napoli: "Sono un tifoso emotivo non competente di calcio. A pelle, dico che l'amministratore Marchetti mi ha fatto una bella impressione: persona solida, che si è caricata sulle spalle la Salernitana in questo delicato momento. Ribèry diventerà presto nostro amico: la sua storia calcistica è storia di successi e sono certo che continuerà nel nostro territorio".

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