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Prudenza, pari e rimpianti: la Salernitana fa 0-0 a Reggio Emilia

Tanti centimetri e qualità per l'assalto finale. Le palle gol migliori dopo l'ingresso in campo di Djuric e Kiyine. I granata recriminano anche per un calcio di rigore negato e per il fallo fischiato a Djuric, che aveva mandato in gol Tutino

Prudenza, pari e rimpianti: la Salernitana fa 0-0 a Reggio Emilia e si morde le mani per i tre punti sfumati. Tanti centimetri e qualità per l'assalto finale. Dal 67' i granata hanno costruito le palle gol migliori, cioè dopo l'ingresso in campo di Djuric e Kiyine. La squadra di Castori recrimina anche per un calcio di rigore negato e per il fallo fischiato a Djuric, che aveva mandato in gol Tutino.

Il commento dell'allenatore

"E' stata una partita di spessore: nel primo tempo abbiamo contenuto la Reggiana che è partita per sbloccare con tutti i trequartisti in campo. Alla ripresa, cresciuti sotto l'aspetto fisico, abbiamo fatto la partita. E' mancato il gol e c'è un episodio - dice Castori - il gol di Tutino che l'arbitro ha inteso annullare. Djuric è alto due metri e non ha bisogno di spingere un difensore. Siamo usciti senza squalificati e c'era anche questo pericolo per una partita tesa come questa. In due trasferte abbiamo fatto quattro punti e non è poco. Secondo me non è mancata la svolta, è stato un buon bottino. Non dimentichiamo che la Reggiana ha dato gol al Monza e ha vinto a Cittadella". Il neo è che partite del genere vanno chiuse: "L'avevamo preparata così, cioè chiudendo la Reggiana nella propria area di rigore nell'ultima mezz'ora. Il pallone talvolta entra e altre volte no. La partita l'avevamo preparata bene e l'abbiamo affrontata dimostrando di essere quadrati. Cresciamo alla distanza, la squadra ha una eccellente condizione atletica. Il clima calda potrebbe essere una risorsa per noi". Adesso lo scontro diretto: "Come finirà lo vedremo". Cicerelli non trova più spazio. Perché? "La squadra dopo aver perso tre partite consecutive aveva bisogno di solidità e sono convinto che tutto nasca dalla solidità tattica. Tanti giocatori di squilibrio rischiano di far saltare questo concetto ma sono utili per cambiare le partite. Ad un certo punto hanno messo Laribi a destra e non posso rischiare di mettere lì Cicerelli". Kiyine pronto a tornare dal primo minuto? "Non ho ancora pensato se cambierò o meno. Di sicuro la squadra corre ed è pronta a fare lo sprint finale. Ben vengano le opzioni che abbiamo, lo stesso Kiyine. Capezzi sta facendo un ottimo campionato e speriamo che mantenga questo stato di forma fino alla fine".

La cronaca

La prima occasione della partita è una fotocopia del primo gol realizzato ad Ascoli: rimessa laterale di Jaroszysnki al 4', Tutino beneficia di un metro di libertà e colpisce al volo di sinistro. Tiro debole, tra le braccia di Venturi. La Salernitana impatta bene, ritmo e intensità sono quelli giusti ma non c'è sbocco sulla trequarti. Così Gondo e Tutino sono costretti a lavorare molti palloni spalle alla porta oppure a rincorrere lanci lunghi, che spiovono dalla metà campo granata, come se in attacco ci fosse Djuric. Di contro, la Reggiana privilegia la propria fascia sinistra e Castori richiama a più riprese Casasola ad una maggiore attenzione. Il terzetto offensivo degli emiliani ha buona tecnica e qualità, Radrezza tra i più ispirati. Al 27', la bella combinazione dei padroni di casa porta al tiro Mazzocchi: Adamonis è attento, reattivo, respinge distendendosi sulla propria sinistra. Il calcio d'angolo successivo è preparato con un blocco della Reggiana in area di rigore. Ne fa la spese, però, Martinelli che rimedia un infortunio. Lo sostituisce Gyamfi. Si gioca a strappi e fiammate, come al 41', quando Casasola raccoglie il pallone dal vertice destro dell'area e propone una conclusione di sinistro a giro, sballata.

La ripresa

Su sponda granata, Di Tacchio è tra i più in palla. Il capitano, però, è condizionato da un'ammonizione rimediata ad inizio gara, rischio grosso anche al 39' e Castori lo lascia nello spogliatoio, a beneficio di Schiavone. Il secondo tempo comincia tra recreminazioni. La palla gol, che Tutino non sfrutta, matura al 48'. Casasola sulla fascia destra è bravissimo a soffiare il pallone a Kirwan e inventa un break con servizio per il centravanti. Tutino prova a piazzarla sul palo lungo: fuori di mezzo metro. Un altro break, di Capezzi, libera Tutino in posizione di mezzo sinistro. Testa alta, assist per Gondo appostato sul secondo palo ma è provvidenziale l'anticipo di Gyamfi. La Reggiana è viva, soprattutto con i suoi solisti sulla trequarti. Al 57' Siligardi mira all'angolo alla destra di Adamonis, che respinge. A cavallo del 65', la Salernitana manda al tiro due difensori: il pallone calciato da Aya finisce in curva, poi la conclusione di Jaroszynski è smorzata da un difensore.

L'ombra del gigante e la fantasia

Al 67' Castori aggiunge centimetri e qualità alla Salernitana: entrano Djuric e Kiyine al posto di Gondo e Capezzi. I nuovi entrati sono subito protagonisti: Kiyine batte il calcio d'angolo sul quale Djuric si avventa staccando imperioso in area di rigore. Il pallone è destinato all'incrocio dei pali ma Mazzocchi, sulla linea di porta, si sostituisce a Venturi (battuto) e salva la Reggiana. Manca all'appello anche un possibile calcio di rigore per la Salernitana. Casasola potrebbe involarsi recuperando il pallone sulla destra, appena dentro l'area. Costa alza il ginocchio e lo ostacola ma l'arbitro non ravvede gli estremi per il penalty. Poi sale in cattedra Kiyine: prima nasconde il pallone alla Reggiana (76') poi un minuto dopo mulina il destro a giro ma Venturi gli nega la gioia del gol. Ancora lui, al 79', triangola con Schiavone e sfiora il bersaglio grosso, ottenendo solo calcio d'angolo.

L'assalto finale

Castori prova a vincerla inserendo un altro elemento offensivo, Cicerelli, al posto di Jaroszynki. C'è tutto il potenziale offensivo granata in campo per l'assalto finale. Kupisz rimpiazza Coulibaly. L'ultimo lampo, però, è di Varone, che costringe di nuovo Adamonis agli straordinari.

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