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Due acquisti: Franck Ribéry e la curva Sud Siberiano, la Salernitana ritrova la sua gente

I cori degli ultras che sono ritornati allo stadio, l'abbraccio delle famiglie, le parole dell'amministratore unico Marchetti. L'impatto del campione sul mondo Salernitana è stato devastante: ha portato adrenalina, entusiasmo, voglia di misurarsi e competere

"Go west", go Franck. Per Ribery, la stella, il campione, scelgono la canzone che per Salerno e la Salernitana è lo scrigno dei ricordi e di Rossilandia. Alle 16.24, il numero 7 entra in campo e gli ultras accolgono con i fumogeni ed i tre colori di Salerno. Poi i calciatori - quello che dovrà diventare il gruppo di Ribery - lo invitano a palleggi e tocchi di classe, nel cuore del centrocampo, dalla trequarti in su, dove tutto dovrà sbocciare. Cori ed emozioni, poi il lancio dei palloni verso la torcida e gli altri settori, il girotondo festoso e l'inchino della Salernitana alla propria gente, ritrovata. Conclusione con Despacito sotto la curva e lancio della prima maglia di Ribery per il primo fortunato.

La giornata

I cori degli ultras che sono ritornati allo stadio Arechi, l'abbraccio delle famiglie, le parole dell'amministratore unico Marchetti: l'effetto Ribéry produce tre novità in contemporanea. L'impatto del campione sul mondo Salernitana è stato devastante: ha portato adrenalina, entusiasmo, voglia di misurarsi e di competere. Per quale obiettivo? "Più del quarto posto, più su. Noi siamo forti - ha detto Ugo Marchetti, intervistato da Sky Sport, nella splendida cornice di Raito -. Ribéry è un galantuomo, un campione. Lo hanno convinto le parole con le quali è stato illustrato il progetto che avevamo per lui".

Ribéry allo stadio Arechi - foto Gambardella

Lo scenario

La Salernitana auspica che possa essere almeno biennale. Franck, a tavola, guardando la Costiera e il golfo di Salerno, ha sorriso e ha annuito, ma molto dipenderà dal campo. Nel frattempo, dagli spalti, gli hanno riservato un'accoglienza da star. "Ecco Franck". Hanno preparato i cori, hanno riscaldato ugola e cuori. I ragazzi del settore giovanile si dispongono in campo e formano due ali granata nello stadio cantiere, le disposizioni prevedono ingresso del pubblico in curva Sud e nei Distinti ma i supporter si sistemano soprattutto in tribuna, unico settore già raggiunto da ombra, alle ore 16. Effetti speciali per la presentazione della squadra e della sua pepita d'oro (in tutti i sensi: un milione di euro d'ingaggio, più bonus a presenza): effetto fumo da discoteca per ammantare di mistero l'ingresso in campo dei giocatori, i palloni colorati dispoosti a centrocampo, uno per ciascun giocatore. Il coro dell'attesa: "Siam venuti fin qui per vedere segnar Ribéry".

Le colonne sonore

Nei giorni dei festeggiamenti per la promozione della Salernitana in Serie A, i tifosi hanno tappezzato la città con scenografie ispirate alle più belle frasi contenute nelle canzoni di Max Pezzali. Il dj Marco Montefusco, che si è occupato delle colonne sonore allo stadio Arechi, ha subito parlato alla "pancia" dei supporter. Prima canzone: "Sei fantastica". E poi "Vattene Amore", che fu colonna sonora della storica promozione della Salernitana 1989-1990 e che è ritornata prepotentemente in auge per la squadra dei castorizzati. Poi "Semplice", i "Queen".

La memoria del popolo e i cori

I calciatori sono stati chiamati uno per volta in campo. Quando tocca a Ranieri, piovono applausi e fischi, ricordando ciò che accadde l'anno scorso. Il difensore alza le mani e si scusa. Al microfono della Salernitana, commenta: "Capisco tutto ed è giusto, proverò a trasformare questi fischi in applausi". Ovazione per il nuovo arrivato Gagliolo, poi i castorizzati Bogdan e Gyomber e poi Jaroszynski sulle note di "Musica leggerissima", altra colonna sonora di molte trasferte. Ogni granata entra con il proprio jingle. Il coro per Djuric: "Olè, olè, olè Milan". E poi il nuovo numero 9: "Bonazzoli fa gol", seguito da Simy.

Il graduato, il salernitano, il mister, la stella

Entra prima il capitano: tocca a Francesco Di Tacchio, poi Sasà Avallone, cuore granata e team manager. Ecco Castori, accolto da un'ovazione. "Uno di noi, Castori uno di noi".

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