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Salernitana ad andamento lento. In cantiere solo cessioni e Bollini ancora non firma

A poco più di due settimane dall'inizio del ritiro di Roccaporena, il club granata resta attendista su tutti i fronti, salvo su quello delle cessioni, dove in programma sono previste molte uscite. E intanto, ad oggi, neanche il tecnico lombardo ha posto la sua firma in calce sul contratto

"Salernitana, se ci sei batti un colpo!" . Dopo un inizio di giugno caratterizzato da qualche dichiarazione deludente di troppo (tagli agli investimenti e una sforbiciata qua e là per contenere i costi di gestione della prossima stagione) da parte dei vertici del club granata, ora un 'silenzio assordante' sembra avvolgere e irretire la Salernitana. Eccezion fatta per l'annunciato riscatto di Sprocati, da via Allende non vi è nessun cenno. La società sembra d'un colpo divenuta quasi eterea, ancor più distante del passato, presa com'è da faccende che nulla hanno a che fare con la squadra dell'ippocampo. Dal canto suo, il Ds Fabiani, affaccendato e preso dal mercato in uscita, preferisce non proferir parola (ma questo ci può anche stare); dal canto suo l'area comunicazione attende evoluzioni essendo l'ultimo anello di una catena che stenta a ingranare. E la piazza? Resta basita, attonita, infastidita dal reiterare di un "Modus Operandi" che nel recente passato non ha portatograndi cose: in molti mugugnano sui social, prefigurando questo o quel destino della società, o la cessione di questo o quel calciatore. Dubbi e incertezze figlie di una scarsa chiarezza da parte della società granata, ancora incapace al 27 di giugno di dare un volto certo a quel che sarà ufficialmente il tecnico della nuova stagione.

Si dirà che Bollini è già da tempo l'allenatore in pectore della squadra granata, certo, ma il recente passato ha insegnato a diffidare dall'espressione "tecnico in pectore" quando si parla di Salernitana. In tal caso infatti, in passato  qualcosa non è andato secondo i piani. Può essere un esempio lo scorso anno il caso Simone Inzaghi, quando il ribaltone tecnico in casa Lazio stravolse i piani del secondo club del patron Lotito; e che dire dell'epopea Perrone di qualche anno fa. Se queste sono le premesse, c'è poco da stare allegri, in particolar modo sul fronte calciomercato: la Salernitana al momento sembra solo concentrata a dismettere il suo parco calciatori, cedendo al miglior offerente i pezzi pregiati della propria rosa. Coda è già del Benevento (questo pomeriggio la firma in calce con la formazione sannita), Busellato è a un passo dal firmare un biennale con il Bari, Donnarumma, Della Rocca invece sono in attesa solo di un cenno da parte delle numerose pretendenti per lasciare questi lidi. Una diaspora di calciatori facilmente metabolizzabile se solo ciò coincidesse con un'altrettanta dinamicità sul fronte acquisti, ma attualmente il Ds Fabiani sembra non aver ancora assi da potersi giocare: la pecunia sul piatto langue, e a far i matrimoni con i fichi secchi non sempre ci si riesce, e in tal caso è comunque artifizio attuabile nelle ultime battute del calciomercato, quando calciatori e rispettivi procuratori abbassano le pretese economiche. A rallentare le operazioni quest'anno ci si è messo anche l'affaire Lotito in Figc: preso com'è dalla scalata ai vertici del pallone, il co-patron granata relega la faccenda campana in secondo, se non in terzo piano, inviso ad una tifoseria che per calore e seguito non merita questo trattamento alla stregua di una concubina. Insomma, siamo alle solite, ed il rischio che in ritiro a Roccaporena, si raduni una squadra incompleta e con molti calciatori con la valigia pronta, è molto ma molto alto. Il tempo però, come si suol dire, "è galantuomo". Staremo a vedere. 

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