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La Salernitana ritorna Bersagliera: batte il Brescia e si avvicina al secondo posto

Decide un gol di Luka Bogdan, difensore travestito da centravanti. Adesso la squadra di Castori è a -1 dal Lecce, che affronterà in Puglia nel big match, alla ripresa del campionato

Il cuore è grande, come gli attributi. La testata vincente è quello di un difensore, travestito da centravanti: il gol di Bogdan, nel primo tempo, serve a piegare il Brescia, reduce da quattro vittorie consecutive, e fa volare la Salernitana al terzo posto solitario. Se alza la testa - non solo quella di Bogdan ma di un gruppo che è blocco monolitico - si ritrova con un solo punto da recuperare sul Lecce, secondo della classe. Venerdì Santo, dopo la sosta del campionato, c'è il big match in Salento.

Il commento di Castori

"E' stata una partita giocata molto bene dalla squadra, una delle migliori prestazioni - dice Castori, raggiante - Lo sprint finale è cominciato stasera. La Salernitana è in forma smagliante, sia fisica che mentale. Ho in mano una squadra in palla. Stiamo arrivando in un momento nel quale ci si gioca gli obiettivi. Siamo cresciuti, stiamo arrivando al finale di campionato con le marce giuste. Ci proponiamo". Adesso nessuno obiettivo è precluso: "Arriviamo in questo finale con una crescita anche a livello tattico e di gioco. Mancano otto partite. La prossima sarà durissima, a Lecce, ma ci siamo anche noi, sempre più decisi. La squadra è mentalizzata al massimo. Adesso siamo in volata". Durante la sosta "ne approfitteremo per ricaricare energie nervose, abbiamo la convinzione di poterci riuscire. Contento anche di Anderson: ha dimostrato di poter star dentro l'equilibrio con le sue caratteristiche". Le mosse: "Avevo in mente Anderson perché il Brescia andava attaccata alta e presa nella sua area di rigore. Gondo inoltre lo ritengo in grande considerazione: ha intensità e ritmo che in questo momento giovano alla squadra". La sosta arriva al punto giusto o può essere scomoda in questo momento? "Ne prendiamo atto e faremo un programma adeguato. Ci servirà a recuperare energie fisiche e nervose, perché siamo sotto pressione da tanto tempo. Poi avremo subito questo scontro che in questo momento ci pone di fronte alla nostra antagonista". Cicerelli quando è entrato ha fatto la seconda punta: "Può essere una soluzione, si è reso utile". Il rinnovo del contratto? "Adesso abbiamo altri pensieri per la testa. Siamo in ballo e pensiamo a ballare. Al resto penseremo in avanti". Analogie con il vecchio Carpi dei record? "Sono squadre un po' diverse ma hanno un marchio di fabbrica preciso, identico. C'è similitudine ma c'è differenza. Carpi, piazza di provincia, divenne protagonista con una esplosione incredibile. Ho il record dei gol subiti in Serie B, il mio nel campionato a 22 squadre. Ai tifosi granata dico che abbiamo lanciato la volata e siamo lì. Vedremo come andrà a finire".

La tattica

La qualità di Anderson e il dinamismo di Gondo, preferiti alla duttilità di Capezzi ed alla fisicità di Djuric. Contro il Brescia bunker, reduce da quattro vittorie consecutive, l'allenatore della Salernitana Fabrizio Castori opta per due novità dell'ultim'ora. I granata non hanno alternative: vincere per replicare alle fughe del Lecce, prossima rivale dopo il turno di sosta del campionato, e dell'arrembante Venezia.

La cronaca

La Salernitana fa subito capolino nella metà campo delle rondinelle. Al primo giro di lancette, sfruttando la rimessa laterale di Jaroszynski e la respinta della difesa brescina, Casasola indirizza di prima intenzione verso il palo alla sinistra di Joronen, che blocca a terra. Coraggiosa, ma molto alta, la sventagliata di Anderson al 6'. E' vivace il brasiliano, guadagna falli e si procura un break. Quando "strappa" al 10', lanciando in profondità Gondo, l'ivoriano controlla male in corsa e l'azione sfuma.

Le proteste

Primo episodio dubbio al 14'. La Salernitana che porta pressing alto ed è aggressiva come la pretende Castori, trova il varco giusto sulla destra con Casasola. Cross al centro per Tutino, Chancellor si aiuta con il fisico e con il ginocchio. L'attaccante granata rotola sull'erba e invoca il calcio di rigore ma l'arbitro Santoro non è dello stesso avviso. I granata lavorano bene anche sulla destra, al 19'. Tutino sterza e serve Casasola, cross per Coulibaly e colpo di testa immediato, centrale. La Salernitana costruisce e meriterebbe il premio in zona gol. E' bella la fuga di Tutino, il cross un po' meno, perché spiove dietro il corpo di Gondo che deve avvitarsi ma non trova lo specchio (22').

Salernitana-Brescia, foto Gambardella

Il gol

Un difensore protegge - sontuosa la chiusura di Gyomber, nell'unico contropiede del Brescia - e un altro sblocca il risultato. Accade al 25'. Il solito Casasola crossa da destra e Anderson viene rimpallato. Dalla bandierina, il brasiliano fionda e Bogdan, sgusciato a Bisoli, impatta e insacca di testa, alle spalle di Joronen. Bogdan sfiora addirittura il secondo blitz: al 33', sul calcio d'angolo battuto da Jaroszynski, il croato impatta tutto solo ma il pallone finisce fuori. Poi divora Gondo, in tuffo al 34', su cross teso di Casasola. La Salernitana ha una lieve flessione (38', Jagiello fuori) ma poi si compatta, digrigna i denti, si distende sulla destra, fa viaggiare il pallone da Casasola a Coulibaly, sacrifica Tutino in rifinitura e manda al tiro Di Tacchio, di poco fuori.

La ripresa

Coulibaly, diffidato, rischia grosso dopo il fallo su Bjarnason. Poi Anderson, al 52', riscalda i guanti di Joronen con una bella conclusione dal limite.La replica del Brescia è affidata ad un tris di cambi. Entra anche Donnarumma, il grande ex. Il modulo diventa 4-3-1-2, trequartista Ragusa. Castori interviene al 65': entrano Capezzi e Djuric, escono Anderson e Gondo, gli ultimi due protagonisti mancati di un paio di ripartenze che avrebbero potuto spaccare la partita. La nuova occasione, al 66', è ancora di colore granata: Tutino si gira lesto e batte a rete, alto di un soffio. Strepitosa la falcata di Casasola sulla destra, dopo un periodo prlungato di sacrificio e di apnea della squadra. Il cross dell'argentino è arpionato da Djuric, che però non riesce ad angolare (78'). Poi fuori Jaro e Tutino, dentro Kupisz (Casasola a destra) e Cicerelli, che ci prova all'89' (fuori).

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