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Pari di rabbia: il Chievo fa 1-1 all'Arechi tra le proteste della Salernitana

La sblocca l'attaccante granata: spezza il digiuno che durava dal 21 dicembre. I veneti pareggiano tra le polemiche: segna De Luca ma la Salernitana protesta: pallone non entrato completamente

Non c'è il Var, non c'è il pizzico di fortuna e manca pure l'abbrivio a Gondo, negli assalti finali. La Salernitana sogna in grande per un tempo, poi il Chievo le impone il pareggio con un gol contestato dai giocatori granata. Al cospetto del co-patron Claudio Lotito, presente allo stadio Arechi, la Salernitana viene schierata da Castori con una mediana muscolare e poi "attenti a quei due". L'allenatore granata fronteggia il Chievo - in serie utile da undici turni - confermando Capezzi da mezzala sinistra e schierando Jaroszynski da quinto. In attacco, ricompone la coppia offensiva Djuric-Tutino, a secco dal 21 dicembre.

Castori fiume in piena

"La Salernitana è alla pari delle squadre più forti di questo campionato e poi ha una cosa in più: piange di meno, si lamenta di meno, perché io tanti pianti in mezzo al campo non li ho mai visti. Poi non so il guardalinee quale sicurezza ostenti per assegnare quel gol. Io l'ho rivisto sul mio telefonino e non sono tanto convinto che fosse gol. Lo ha fatto anche il commentatore televisivo e io per principio taglierò l'abbonamento a Dazn - dice Castori, una furia nel dopo partita - E' doveroso replicare perché ci sono giudizi netti e io devo difendere Salerno. Questi continui bersagli e lamenti danno fastidio. L'episodio sposta il risultato e il risultato sposta la classifica, la condiziona. E' avventato affermare con tanta certezza che il pallone sia entrato. Lo scontro diretto è stato determinato da un episodio. A me ed ai miei ragazzi ha dato molto fastidio. Oggi i pianti del Chievo hanno sortito effetto. Avrei da dire tante altre cose ma taccio". Salernitana con un altro volto nella ripresa? Castori spiega: "Abbiamo giocato di lunedì e abbiamo speso tanto nel primo tempo. L'episodio ci ha condannato e ci siamo un po' frenati. Abbiamo pagato un po' di fatica e ci siamo frenati. Ho messo nel finale gente fresca per tener lontano il Chievo ma ormai si andava un po' navigando a vista: si cerca più l'episodio che la tattica". Lotito ha raggiunto gli spogliatoi: "E' stato soddisfatto della squadra e aveva mille dubbi riguardo il gol subito. Si è pareggiato e l'episodio ha lasciato tanti dubbi. Abbiamo notato invece una perentorietà che ci ha lasciato amaro in bocca". Tutino recuperato è la nota lietissima della partita: "Le due panchine gli hanno fatto bene. E' subentrato a Reggio Calabria determinato, oggi ha fatto una bella gara. Coulibaly ha giocato di forza e intensità: è questo e non è possibile frenarlo. C'era necessità di evitargli il rischio del secondo cartellino giallo e l'ho sostituito. Il quinto di sinistro è il ruolo di Jaroszynski, secondo me. Poi va bene anche al centro ma a mio avviso ha impattato bene. Mancherà Gyomber, ricordo che nella partita d'esordio contro la Reggina giocammo a tre e Aya fece il centrale. Vediamo cosa accadrà a Pisa. Di sicuro non possono giocare sempre gli stessi, perché noi giochiamo un calcio intenso e ogni due giorni è impossibile ripetersi".

Salernitana protagonista

La prima palla gol della partita, dopo una fase di studio, la confeziona la Salernitana: filtrante per Casasola, il tiro immediato - in diagonale e con il destro - riscalda i guanti di Semper. Che poi è prodigioso, al 13', quando respinge d'istinto, sulla linea, il pallone che Di Tacchio indirizza all'angolo alla sua sinistra, dopo il calcio d'angolo di Capezzi. Facendo leva su Coulibaly che è in condizione fisica strepitosa, Castori decide di andare a prendere subito Renzetti, addirittura nella sua metà campo. Di Tacchio e Capezzi altrettanto aggressivi su Palmiero e Obi. Al 23' si sblocca la Salernitana e si sblocca Tutino, il killer del Chievo. Dopo averle fatto già gol quando indossava nei playoff la maglia dell'Empoli e poi a Verona, nel match d'andata, l'attaccante napoletano ha raccolto in area, con freddezza, un cross di Casasola che Coulibaly ha reso pericoloso con un intelligente quanto provvidenziale velo.

Salernitana-Chievo - foto Gambardella

La replica

Il Chievo si riorganizza e risponde subito con Ciciretti. Calcio di punizione dal limite, Belec è attento, si distende sulla propria destra e respinge. La Salernitana fa involare Tutino al 37' e potrebbe chiudere i conti. L'attaccante granata brucia sullo scatto Rigione ma in raddoppio, al momento del tiro, è provvidenziale la chiusura di Leverbe. Al 42' Ciciretti cambia angolo e Belec, che fa piazzare Capezzi in posizione coccodrillo, cioè disteso e alle spalle della barriera, sospira quando il pallone sfiora il palo alla sua sinistra. Allo scadere del minuto di recupero, cross dalla sinistra, sponda di capitan Di Tacchio e tiro alto di Casasola. "Dopo un primo tempo con questo caldo non era facile giocare con questa intensità, il primo caldo della stagione - dice Tutino all'intervallo, al microfono di Dazn. mentre lo speaker ripropone Lo squadrone siamo noi, la canzone cult dell'epopea granata, ai tempi della promozione in Serie A -. Stiamo giocando a buoni ritmi e dobbiamo chiudere la partita. È uno scontro diretto, molto importante per noi. Già abbiamo vinto a Verona, vogliamo ripeterci oggi".

La doccia fredda e il Var che non c'è

Il Chievo pareggia al 5': il tiro a giro di Garritano scavalca Belec e incoccia traversa e palo. Sul tap-in è lesto De Luca: tiro immediato, miracolo di Belec ma l'assistente Schirru di Nichelino giudica il pallone interamente entrato in porta. L'arbitro assegna il gol, protestano i granata e Belec più di tutti, rimediando l'ammonizione. Castori ridisegna la Salernitana: fuori Capezzi, al suo posto Kiyine, mezzala offensiva. Al 16', la Salernitana ha subito l'occasione per riportarsi in vantaggio: cross di Casasola, svetta Djuric e indirizza all'incrocio, prodigioso Semper che si rifugia in corner. Poi al 19' Casasola ignora Tutino tutto solo in area, decide di fare tutto da solo e ciabatta clamorosamente fuori. Ai rimpianti si unisce Di Tacchio: mani nei capelli al 25', quando la sua conclusione mancina sibila a pochi centimetri dal palo, dopo l'assist di Kiyine. Poi Gyomber - tra le imprecazioni - è costretto a spendere il fallo che gli costerà la squalifica a Pisa (era diffidato). La partita resta viva e senza padroni: la sagoma di Belec serve a ribattere, provvidenziale, il tiro del clivense Djordjevic (36'). Triplo cambio per la Salernitana: escono Tutino, Djuric e Di Tacchio, dentro Anderson, Gondo e Dziczek.

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