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Il Cosenza vince all'Arechi, incubo playout, rabbia ultras: Salernitana in ritiro a Roma

Circa duemila tifosi in curva Sud: gli ultras hanno tolto il silenziatore e hanno incitato la Salernitana per tutta la partita. All'esterno dello stadio, invece, circa duecento persone guidate dagli Ums hanno contestato la società, cantando sotto la pioggia

Contestazione a mezzanotte, squadra trasferita a Baronissi, scortata dalla polizia, da oggi in ritiro a Roma. Sembra il copione di un film thriller: la curva non fa neppure in tempo ad esporre lo striscione "Mercenari indegni rappresentanti della nostra maglia, ora andate via da Salerno", che il Cosenza con Palmiero, il migliore dei suoi, il più lucido, lasciato colpevolmente libero di dettare tempi e ritmi per tutta la partita, prende la mira e gela Micai. E' l'1-2, il Cosenza salvo, sereno, in palla pesca il jolly e "condanna" la Salernitana alla settimana della paura, che sfocerà l'11 maggio nella gara (a questo punto spareggio, decisiva) contro il Pescara che lotta per i playoff. In questo momento la Salernitana è a pari punti con il Livorno (38) ma è messa peggio negli scontri diretti con i labronici che chiuderanno la stagione a Padova. All'Arechi finisce malissimo: Gregucci allontanato, tentativo ultras di sfondare la porta che dalla curva porta al tunnel degli spogliatoi. Dalla curva Nord, il coro più sinistro e beffardo, cantato da circa 700 cosentini: "Tornerete in serie C". Finisce malissimo: a mezzanotte la squadra attesa al varco 1 dagli ultras e volano parole grosse: "Vergognatevi, neppure l'anno del Centenario"

Incitamento e contestazione

Circa duemila tifosi in curva Sud: gli ultras hanno tolto il silenziatore e hanno incitato la Salernitana per tutta la partita. All'esterno dello stadio, invece, alcune centinaia di persone guidate dagli Ums hanno contestato la società, cantando sotto la pioggia

La cronaca

All'alba del match, la Salernitana già recrimina: contatto in area cosentina, Legittimo affossa Djuric. Il contatto è dubbio e - nel dubbio - l'arbitro Guccini sorvola, tra le proteste granata (7'). Brividi al 10': la conclusione dai trenta metri di D'Orazio è deviata da Minala. Il pallone si impenna e assume una traiettoria beffarda: Micai è scavalcato ma tira un sospiro di sollievo, spalle alla curva Sud che ritorna ad incitare i granata, perché la sfera si spegne sulla parte alta della trasversale. Dopo 15' le squadre sono già spaccate e le distanze tra i reparti diventano siderali: si invola Djuric ma si allunga il pallone sul più bello e favorisce l'uscita del portiere silano, Saracco. Il Cosenza è sornione e approfitta delle sbavature di una difesa granata al solito sbadata. Quando D'Orazio sfonda a sinistra e infila l'assist alle spalle della difesa della Salernitana - beneficiario l'accorrente Tutino - i granata sembrano sul punto di capitolare ma l'attaccante ospite è troppo avanzato rispetto al pallone e perde il tempo (16'). Salernitana vicinissima al gol al 24': Casasola scodella di sinistro, che non è il suo piede di riferimento, un bel cross per Djuric. Il gigante bosniaco prende posizione con il fisico e i gomiti in area, schiaccia di testa ma centrale, tra le braccia di Saracco. Servirebbero il lampo, l'accelerazione, un pressing più alto nella metà campo del Cosenza e soprattutto sulla fonte di gioco silana, il bravo Palmiero.

La Salernitana, invece, procede ad intermittenza, gli avversari gestiscono e palleggiano e al 28' sfiorano il bersaglio grosso con una conclusione velenosa di Bruccini, che Micai, in volo plastico, fa in tempo a smanacciare in calcio d'angolo, distendendosi sulla sua sinistra. La doccia gelata arriva al 44': da destra sbuca Tutino, il cross attraversa tutta l'area di rigore e Garritano, appostato sul primo palo, deve solo depositare in rete. 0-1 e fantasmi all'Arechi.

Salernitana-Cosenza, la gallery: fotoreporter Guglielmo Gambardella

La ripresa

In apertura di secondo tempo, Gregucci presenta Mazzarani al posto di Memolla. Cambia lo spartito tattico: arretra Lopez, Salernitana con il modulo 4-3-1-2 ma Casasola è più avanzato e fa il centrocampista aggiunto in fase di possesso palla. I granata sono, però, divorati dalla paura e producono solo cross sbilenchi e un paio di mischie. Rischiano, invece, il tracollo al 9': Tutino chiede il dai e vai ad Embalo. La rifinitura di tacco è sontuosa, Tutino scappa via a Mantovani e tenta il pallonetto su Micai che gli sbarra la strada. Punta nell'orgoglio, la squadra di Gregucci reagisce con una punizione con il contagiri di Rosina: Saracco di distende sulla sua sinistra e schioda il pallone dall'angolo basso.

La Salernitana pareggia al 18': cross di Rosina, scivola Dermaku e smarca Calaiò che mette a sedere il difensore e conclude di sinistro; Saracco è prodigioso ma respinge senza bloccare; viene fuori una mischia e un rimpallo dal quale sbuca il piedino di Rosina per l'1-1 che fa esplodere di gioia gli ultras presenti a due passi, in curva Sud. Le emozioni all'Arechi non finiscono: prima Micai rischia la frittata rinviando sbilenco con i piedi, poi Garritano al 26' prende la mira dai 25 metri ma spedisce oltre la traversa, mentre i tifosi di fede granata trattengono il respiro. Occhio allo sgambetto dell'ex: Sciaudone al 28' sprinta a sinistra ma colpisce la sagoma di Micai.

Al 33', la palla gol per il Cosenza è clamorosa: filtrante di Palmiero, cross di Bittante e Garritano, tuttos solo in area piccola, sceglie fortunatamente la soluzione di potenza a discapito della precisione. Clamorosa anche l'occasionissima del 37' sui piedi di Garritano, che tutto solo, in fuga, opta per un improbabile pallonetto, senza effetto. Paura e tensione si mischiano, nell'arrembante finale all'Arechi: paga dazio Gregucci, allontanato dal direttore di gara Guccini per proteste. Dopo tanto sprrco del Cosenza, la Salernitana ha sul piede il jolly del 2-1, al 43': palla in corridoio di Rosina per Casasola che incrocia col destro, pallone fuori di un soffio. Garritano prende la mira e Micai fa il miracolo al 44'. Non può nulla su Palmiero, il migliore dei suoi, il più lucido Al 45', la sua conclusione vale l'1-2 e gela l'Arechi. Cominciano 6' di recupero.

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