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Salernitana ko nel derby, decidono Cissè e Canotto: la cronaca della partita

Ventura mischia le carte in attacco: lascia in panchina Djuric e Gondo, promuove in formazione titolare Giannetti che fa coppia con Jallow. Il più pericoloso e "velenoso", però, è lo stabiese Cissè che fa male ai granata al primo affondo. Espulso Migliorini

La Salernitana non sa più vincere in trasferta. A Castellammare di Stabia perde il derby, subisce la quarta sconfitta nelle ultime sei partite, quindi appena 4 punti collezionati su 18 disponibili. E' il quarto ko di fila fuori casa (ultimo hurrà il 29 settembre), la seconda gara di fila senza segnare, la quinta sconfitta in totale.

Le scelte

Gian Piero Ventura mischia le carte in attacco: lascia in panchina Djuric e Gondo, promuove in formazione titolare Giannetti che fa coppia con Jallow. Il più pericoloso e "velenoso", però, è lo stabiese Cissè che fa male ai granata al primo affondo.

La cronaca

Imbambolata, ingessata, indecisa, orfana dei suoi ultras che disertano per protesta e tappezzano di striscioni la città: la Salernitana parte soft e la Juve Stabia dopo 7' è già in vantaggio. Ventura non fa neppure in tempo a catechizzare Akpa Akpro invitandolo a pressare Calò che il centrocampista stabiese - il migliore dei suoi per idee, tasso tecnico e dinamismo - verticalizza svelto per Cissè. L'attaccante gira alle spalle dello statico Migliorini, resiste alla carica di Jaroszynski e beffa Micai facendogli passare il pallone sotto le gambe. La Salernitana rischia di capitolare anche al 13': fa la frittata Karo che sbaglia lo stop, Bifulco prende la mira e indirizza, in piena area di rigore, al palo lungo. Micai può solo pregare: pallone fuori di un soffio. La Salernitana replica a cavallo del 15' - cross di Lopez smanacciato da Russo; tiro cross di Akpa Akpro che sorprende il portiere ma incoccia il palo; tiro altissimo di Di Tacchio - ma è la Juve Stabia a rendersi ancora pericolosa con Tonucci in posizione di "finto attaccante". Karo gli concede mezzo metro di troppo e il centrale delle "vespe", nel frattempo rimasto orfano del compagno Troest che esce per infortunio muscolare, inventa una rovesciata che rischia di sorprendere Micai. Il portiere è bravo a fare mezzo passo indietro concedendo solo corner. Poi Tonucci usa "piede a martello" su Di Tacchio: fallo grave, solo ammonizione. La Salernitana si sveglia al 31': cross dalla destra di Lombardi, Tonucci salta a vuoto, Giannetti si avvita tutto solo in area e può anche indirizzare di testa ma non trova clamorosamente il bersaglio. Poi è bravo Vitiello ad anticipare Giannetti con una bella diagonale ed è troppo ingenuo Jallow (35') quando sulla ripartenza della Salernitana e cross di Lombardi non taglia sul primo palo ma si defila e si sposta sulle zolle di Giannetti, fino ad ostacolarlo involontariamente. Brividi al 41': Karo lascia a Canotto il mezzo metro che fa la differenza. L'ex Salerno Calcio tenta il tiro a giro ma non trova lo specchio. Poi inventa un eurogol al volo (47') ma si alza provvidenziale la bandierina del primo collaboratore dell'arbitro per segnalare offside.

La ripresa

La Salernitana riparte sonnacchiosa e la Juve Stabia gestisce. Poi i sussulti e i sospiri arrivano dopo il 20': Ventura sostituisce Lombardi con Cicerelli ma il pericolo maggiore lo corrono i granata perché Micai sbaglia la presa e l'intervento saponetta rischia di far carambolare il pallone nella porta della Salernitana, dopo il "campanile" di Calò (23'). Micai rimedia con una corsa disperata, afferrando il pallone sulla riga di porta. Sostituito anche Kiyine, Maistro al suo posto e nuovo modulo, con il trequartista. La Salernitana va al tiro solo con Kiyine sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto corto. Poi l'allenatore concede gli ultimi 10' di derby a Djuric, fa uscire Di Tacchio e sceglie per l'assalto finale un assetto ultra offensivo con tre punte e il trequartista. Migliorini diventa capitano ma fa harakiri: fallo su Rossi, eccede nelle proteste, subisce la seconda ammonizione (aveva già subito un cartellino giallo), viene espulso e lascia la Salernitana in dieci. Il capitano diventa Djuric, escluso all'inizio. I minuti di recupero sono 5 e allo scadere Canotto fa 2-0. I granata protestano perché il raddoppio arriva con due palloni in campo.

L'ex di turno

A fine partita, al microfono di Dazn, ecco Di Gennaro: "Era una partita come le altre e non dovevo togliere nessun sassolino dalla scarpa. Quello che è successo l'anno scorso a Salerno lo sappiamo solo io e i diretti interessati. Non c'entrano i miei compagni. Sono accadute alcune cose e ho pagato io per tutti".

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