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Martedì, 3 Ottobre 2023
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Gondo la sblocca e Cicerelli raddoppia: la Salernitana batte il Pescara all'Arechi

Zampata vincente dell'ivoriano, di piatto destro. I granata spezzano il digiuno dopo 330' dall'ultimo gol realizzato. Poi arriva il 2-0 al cospetto dei nuovi arrivati Sy, Durmisi e Kiyine, tutti in tribuna da spettatori

La Salernitana torna al successo dopo tre sconfitte consecutive e ribalta la classifica. In attesa della Spal, i granata ritornano secondi. Vittoria voluta, cercata, meritata: la squadra di Castori l'ha ottenuta aggredendo subito il Pescara, mai in partita. Coesa, compatta, recuperata nelle motivazioni e migliorata grazie all'apporto di alcuni elementi che l'allenatore "scongela", la Salernitana in un colpo solo ha ritrovato il gol perduto ma è riuscita anche a blindare la porta difesa da Belec.

Il commento di Castori

"Abbiamo passato un periodo negativo e lo abbiamo superato, vivendolo senza drammi ed isterismi - dice Castori - Ci siamo assunti le responsabilità, senza trovare capri espiatori. Sono molto soddisfatto, abbiamo giocato da gruppo sano, vero, serio. E' la vittoria della squadra e di tutti i ragazzi. Non ho mai avuto dubbi sulla solidità e la compattezza. Il brutto periodo è durato tre partite e per adesso è superato. Non esiste chi non possa subire battute d'arresto e passi falsi. L'importante è sapersi rialzare. Il centrocampo ha funzionato ma anchem gli altri reparti. La squadra nel suo complesso è stata molto omogenea, attenta sulle palle inattive. Siamo stati squadra sotto tutti i punti di vista". Il gruppo e non il mercato - ribadisce Castori - può far svoltare la Salernitana: "Non ho mai creduto al mercato di gennaio. Serve, aiuta a colmare dei buchi che si possono aprire, perché si possono far male alcuni giocatori e bisogna ad arricchire dei ruoli. Pagano, però, il lavoro e l'affiatamento. Non è il mercato il toccasana". L'esclusione di Tutino? "Si fa fatica a giocare 38 partite senza essere sostituiti. Giusto dare valore a tutto il ventaglio delle scelte. Ho quattro attaccanti e ne giocano due per volta. Un riciclo e un ricambio servono sempre in questo campionato". La Salernitana al giro di boa si presenta con 8 punti in più rispetto alla passata stagione. Castori, da veterano della categoria, traccia la rotta: "Speriamo di essere in cima fino alla fine. Nel girone di ritorno i punti pesano di più e sarà sempre più difficile prenderli". Sugli spalti c'era anche Kiyine, ecco Castori: "Qualcosa mettiamo a posto nella rosa. Non viene il salvatore della patria ma al mercato di gennaio non ho mai creduto: è illusorio, ingannevole. Non viene chi ha la bacchetta magica: spesso sono a corto di condizione e vanno messi a posto. Non è il toccasana. Serve per arricchire e rimpinguare l'organico. Per quanto riguarda le cessioni, non  ho mai sentito qualcuno che vuole andare via".

La tattica

Confermate le anticipazioni della vigilia: fuori Tutino e in campo Gondo, in coppia con Djuric. Capezzi è la mezzala sinistra, Cicerelli il quinto per assicurare maggiore velocità e cross. Breda, il grande ex, risponde schierando il Pescara a specchio: 3-5-2, debutta il nuovo acquisto Sorensen (nelle file granata, invece, Durmisi in tribuna con Kiyine), a centrocampo le vecchie volpi Valdifiori e Memushaj, Galano a sostegno di Ceter. In campo con i delfini anche gli ex di turno, Jaroszynski e Maistro.

Forcing e gol

Subito percussione granata dopo 40": campanile, respinta della difesa del Pescara, tiro di Capezzi tra le braccia di Fiorillo. La Salernitana è accesa, motivata: ci prova anche Djuric al secondo minuto ma la sua girata è rimpallata. Fiorillo è prodigioso al 7': si inarca e devia in angolo la conclusione di Capezzi, bravo ad inserirsi dopo una bella combinazione al limite dell'area. Sul susseguente corner, la Salernitana passa in vantaggio: batte Cicerelli, torre di Casasola, Djuric usa la testa come un raffinato fantasista e libera sotto misura Gondo. Zampata vincente dell'ivoriano, di piatto destro, e granata in vantaggio (8'). La Salernitana spezza il digiuno dopo 330' dall'ultimo gol realizzato.

Gol di Gondo e Cicerelli, festa granata - foto Gambardella

La reazione e il raddoppio

Si sbraccia Castori in panchina: vuole una Salernitana frenetica, guai a rilassarsi e decelerare. Non a caso, dopo un rinvio sbilenco di Coulibaly, il Pescara manda al tiro Galano (alto,14') e poi ci prova Maistro inserendosi da destra (di nuovo alto). I granata raddoppiano al 25'. Ceter con la difesa in uscita commette un grave errore - pallone in orizzontale - e Cicerelli, in splendido break, intuisce tutto, si inserisce sulla traiettoria e si invola. Finge la verticalizzazione per Gondo ma poi si accentra, prende la mira e trafigge Fiorillo con un tiro di destro che si insacca alla destra del portiere. 2-0 per la Salernitana e tanti applausi dalla panchina per Cicerelli. Al 31', brividi per Belec. La Salernitana lascia un metro di libertà a Galano: l'estroso attaccante degli abruzzesi si gira svelto, aziona il suo piede sinistro e tenta di riaprire il match con una velenosa conclusione a giro, fuori di un soffio. Castori si arrabbia con Gyomber - leggerezza, pallone in orizzontale intercettato da Memushaj, anziché il comodo retropassaggio a Belec - ma si consola con Capezzi, che ha i tempi giusti della mezzala e va di nuovo al tiro al 37', di poco fuori. Al 38' finisce la partita di Jaroszynski, uno degli ex. Entra Machin e Breda cambia modulo utilizzando il trequartista. Allo scadere dei 2' di recupero concessi dall'arbitro Marini, la Salernitana sfiora il terzo gol: colpo di testa di Mantovani e pallone sulla parte alta della rete.

La ripresa

Il secondo tempo comincia con la Salernitana in gestione, pronta ad assestare il colpo letale in contropiede, ed il Pescara proteso in avanti, nel tentativo di trovare il gol che può riaprire il match. Al 54' Gyomber, nel tentativo di fermare Ceter, "serve" Galano che calcia col sinistro ma debolmente. Belec respinge, poi Bogdan spazza in corner. Dopo il colpo di testa di Galano, senza esito, i granata al, 57' cercano l'imbucata nella bufera (vento e grandine) con Casasola: tiro fuori. Breda mischia di nuovo le carte al 64': entrano Balzano e Omeonga, fuori Bellanova e Maistro. Castori dà riposo a Gondo e manda in campo Giannetti. Poi Kupisz rileva Cicerelli. All'83', c'è spazio anche per Tutino. Scampoli per lui, Aya e Schiavone.

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