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Doppiette di Tutino e Kupisz: poker della Salernitana al Pisa, il commento

Vittoria dei granata al cospetto dell'arcivescovo Bellandi e del co-patron Lotito. Tutino show, poi il centrocampista polacco mette in ghiacciaia il risultato. Protagonista anche il portiere Belec, che però deve soccombere al rigore di Marconi, valido solo per le statistiche

Cinica, spietata, esagerata. Nel segno di Tutino, autore di quattro gol nelle ultime tre partite, e premiata anche dalla scelta di Castori che nel secondo tempo sceglie Kupisz (doppietta) la Salernitana batte il Pisa 4-1 e si insedia nei quartieri altissimi della Serie B. Ininfluente il calcio di rigore trasformato dal pisano Marconi al 37'. L'allenatore a fine partita elogia la squadra "per la capacità di mantenere sempre la compattezza". Aggiunge: "Distanze ed equilibrio sono stati il nostro punto di forza. Bravi a capitalizzare quando il Pisa ci ha concesso qualcosa. La squadra ha letto i momenti propizi. Questo è un banco di prova, di maturità, superato. Abbiamo cinque cambi a disposizione e questo allarga non solo le scelte ma anche il modo di leggere le partite, offre più possibilità. Quindi ho cambiato al 45' Lombardi e Capezzi perché il centrocampo doveva essere a mio avviso un po' rinfrescato. Lo avevo messo in preventivo. La vittoria è importante perché fa crescere autostima e fiducia. E' un propellente fondamentale. La vittoria dice ma non dice: serve solo per autostima e per crescere tutti insieme. Il presidente a fine partita è venuto nello spogliatoio e ci ha fatto i complimenti. E' stato un bel gesto e di questo gli siamo grati. Sono anche molto soddisfatto del mercato della società fatto in sintonia. Questo è fondamentale perché vuol dire che c'è fiducia nell'allenatore. Ho insistito su Tutino e Belec, non erano trattative facili e sono state condotte in porto. C'è un antico proverbio che dice che si vince se l'attaccante segna e il portiere para. Dunque io sono contento". Il timore è che il Covid che incalza possa bloccare i campionati: "Noi siamo controllatissimi - dice Castori - spero che il calcio non si fermi, come tutte le attività. Non lo dico solo per questioni economiche ma anche morale. Il lockdown quando c'è stato ha messo tanta tristezza. Vedo in tv tanti virologi che dicono tante sciocchezze. Ogni tanto posso permettermi di dirne una anche io. Spero che non ci sia chiusura perché sarebbe una punizione".

Il parterre

La benedizione dell'arcivescovo Bellandi, la vicinanza del co-patron Lotito (arriva allo stadio al rintocco delle ore 14, in silenzio), il sostegno di circa 100 invitati dal club granata. Salernitana-Pisa, primo dei cinque impegni consecutivi della squadra di Castori in quattordici giorni, prende forma in un contesto leggermente diverso rispetto al silenzio surreale delle precedenti partite casalinghe.

La tattica

L'allenatore della Salernitana conferma il modulo tattico (4-4-2, come aveva annunciato) ma cambia due interpreti, entrambi a centrocampo: a destra sfreccia Lombardi e non c'è Kupisz; Capezzi e non Schiavone viene scelto in affiancamento a Di Tacchio. Djuric, reduce dalla convocazione in nazionale, è confermato nell'undici base, alla stregua del difensore Gyomber e del portiere Belec. Quest'ultimo è subito prodigioso al 12' su colpo di testa di Marconi ma non vale: portiere coperto da Siega, oltre la linea dei difensori, in posizione di fuori gioco. In precedenza, percussione palla al piede di Lisi che percorre settanta metri di campo e poi conclude fuori alla destra di Belec. La Salernitana reagisce con un cross dalla destra che Djuric calamita di testa: palla alta. Tutino, il suo gemello d'attacco, s'era reso protagonista all'inizio della partita di uno stop a seguire maldestro, che aveva stroncato sul nascere il tentativo di contropiede granata. Al 19', però, Tutino indossa i panni dell'assist-man e recita il ruolo alla perfezione: punta il vertice sinistro dell'area di rigore pisana, supera l'avversario diretto e serve all'accorrente Capezzi un pallone invitante. Il centrocampista arriva scoordinato all'impatto e il pallone finisce fuori, svirgolato. Al 25' è ancora Belec prodigioso: tiro di Gucher dalla sinistra ma il portiere sloveno si distende sulla sua sinistra e blinda la porta della Salernitana.

Salernitana-Pisa, foto Gambardella

Il graffio di Tutino

Nel momento di maggiore difficoltà dei granata, arriva la zampata vincente di Tutino, che sblocca al risultato al 27'. Matura direttamente dal rilancio del portiere, lancio lunghissimo che scavalca e sorprende i difensori del Pisa. Tutino riceve sul vertice sinistro, si infila in area, guarda Perilli e lo trafigge con una conclusione di comodo piatto destro. Il pallone termina la propria corsa nell'angolino alla sinistra del portiere (1-0). La Salernitana cresce nel fraseggio, nel palleggio, nella convinzione e nella condizione atletica. La conferma arriva al minuto 36: il gigante Djuric si produce addirittura in una sforbiciata che non va a bersaglio ma che si trasforma in un assist a seguire per Casasola. Tiro immediato, parato dal portiere. Replica toscana dopo pochi minuti (38'). Tiro di Marconi in area granata: Belec attento, blocca a terra. Poi Tutino può puntare a rete di nuovo ma il Pisa spende il fallo. Calcio di punizione dal limite, non sfruttato da Capezzi e da Casasola sulla ribattuta. Il miglior realizzatore della Salernitana si dispera al 41' quando Lombardi anziché liberarlo a campo aperto, indugia nell'assist e sfumano i presupposti per il contropiede del possibile 2-0.

La ripresa e il raddoppio

Comincia con un doppio cambio su sponda granata: Castori lascia negli spogliatoi Capezzi e Lombardi e fa entrare Schiavone e Kupisz. Il secondo tempo prosegue in fotocopia: dopo l'ennesimo, straordinario intervento di Belec, che sulla linea di porta frena il colpo di testa di Marconi (6'), i granata raddoppiano al 12'. Fa tutto Tutino: assist a seguire e piroetta. Poi il tiro viene rimpallato e diventa un assist invitante per Kupisz che da pochi passi scarica in rete il gol del 2-0. Tutino chiude i conti al 18'. Soddimo perde palla, l'attaccante viene lanciato in velocità da Schiavone che serve l'attaccante, finge di guardare verso il primo palo e invece beffa Perilli con un diagonale da destra a sinistra (3-0). Il poker è servito al 26': doppietta personale di Kupisz che esulta a pugni stretti. Poi il Pisa beneficia di un calcio di rigore (fallo di Gyomber) che trasforma Marconi spiazzando Belec. Scampoli di gara nel finale per André Anderson, Antonucci e Giannetti.

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