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Salernitana, stagione 18-19: sarà l'anno del riscatto? Il tempo è galantuomo...

I segnali, provenienti dalle alte sfere della società granata, sembrano lasciar presagire l'operazione rilancio. Ma tra il dire e il fare...

Per il prossimo campionato, stagione 18-19, la Salernitana vuol fare sul serio. O almeno sembra. Da 48 ore a questa parte infatti, le cronache sportive salernitane narrano di voci, provenienti dalla sala dei bottoni del club granata, che delineerebbero nel complesso una vera e propria operazione rilancio dell'ippocampo. Indiscrezioni, queste, fuoriuscite aseguito di un summit tenutosi un paio di sere fa nella Domus Aurea di "Villa San Sebastiano" tra il patron Lotito, Marco Mezzaroma e tutto l'entourage tecnico guidato da Colantuono. Nessun proclama ufficiale, almeno per ora, ma semplici "linee di tendenza". Il sol fatto però di avere 'fughe di notizie' dai toni simili, è già di per sé una notizia, e se vogliamo un segnale in netta controtendenza rispetto al recente passato, quando bisognava attendere quasi la terza decade di giugno solo per venire a conoscenza della sede ufficiale del romitaggio estivo e, in taluni casi, chi fosse il tecnico. 

Come riporta il Corriere dello Sport di ieri invece, le fughe di notizie stanno delineando un futuro sicuramente a tinte più rosee, vuoi anche per festeggiare degnamente l'anno in cui la Salernitana celebrerà il centenario. Innanzitutto la società, su richiesta espressa del tecnico Colantuono, cambierà location per il ritiro estivo. Salvo ripensamenti dell'ultima ora infatti, ad ospitare il romitaggio della stagione 18-19, non sarà più il ridente comune di Roccaporena, ma Revisondoli, piccolo centro in provincia dell'Aquila molto noto soprattutto tra gli sportivi che praticano sport invernali. Inoltre, per la prossima stagione, il club granata si doterà di un 'centro sportivo' più consono alle esigenze di una società partecipante alla serie B, grazie ad un accordo ratificato col Mary Rosy di Pontecagnano Faiano. Notizia quest'ultima da salutare con moderata soddisfazione e che finalmente tampona un problema atavico - quello dei campi di allenamento - che permane da decenni. Certo, una società con capacità economiche importanti come quella attuale potrebbe, anzi dovrebbe, investire in strutture proprie, dotando così anche il club di un patrimonio immobiliare importante (elemento non di secondo piano qualora un giorno si decidesse di cedere il pacchetto di maggioranza) ma questa è un'altra storia. 

A queste notizie, ancora non incensate dal crisma dell'ufficialità e dal pathos Lotitiano, dovrà ovviamente far seguito una campagna acquisti degna di una squadra con obiettivi realmente ambiziosi. In settimana tra l'altro, Marco Mezzaroma ha tracciato la via della prossima campagna acquisti, indicando la strada che porta dritto ai giovani. Viva Dio. Con i giovani la Salernitana è andata sempre a nozze, dimostrando, soprattutto negli anni '90, di essere grande fucina di talenti. Guai però a rivedere e millantare ancora bidoni e/o meteore per calciatori degni della categoria; e di esempi se ne potrebbero fare parecchi, ma si correrebbe il rischio solo di fare un torto a dei professionisti che prima di tutto sono dei ragazzi, e come tali non meritano il pubblico ludibrio. 

Che la prossima stagione sia quella del riscatto, è forse prematuro dirlo. D'altronde, la storia granata è piena di chiacchiere e false promesse. Ora come ora sembra più saggio attendere, il lecito ovviamente, per comprendere se, e ribadisco il se, questi segnali di fumo carpiti dalle stanze dei bottoni, si tradurranno in atti concreti oppure no. Il tempo, signori, è galantuomo!

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