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Sabato, 20 Aprile 2024
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Rogo del treno granata: Salerno ricorda Simone, Peppe, Ciro, Enzo

Sono trascorsi 21 anni da quel tragico 24 maggio 1999: nella carrozza 5 morirono 4 tifosi della Salernitana, di ritorno da Piacenza

Sono trascorsi 21 anni da quel tragico 24 maggio 1999: nella carrozza 5 morirono 4 tifosi della Salernitana, di ritorno da Piacenza. Salerno li ricorda con fiori al cimitero (l'assessore Caramanno in visita), striscioni nei quartieri e l'intitolazione al centro sportivo Mary Rosy.

La cerimonia

Si è svolta questa mattina la cerimonia di intitolazione dei tre campi e della Sala Stampa del C.S. “Mary Rosy” a Ciro Alfieri, Vincenzo Lioi, Giuseppe Diodato e Simone Vitale. Presenti alla cerimonia i familiari dei ragazzi, una rappresentanza dei tifosi, il direttore sportivo Angelo Fabiani, l’arcivescovo di Salerno Monsignor Andrea Bellandi, l’Assessore allo Sport del Comune di Salerno Angelo Caramanno e il Consigliere comunale con delega allo Sport del Comune di Pontecagnano Gaetano Nappo. “Ci teniamo a ringraziare di cuore tutte le persone presenti qui stamattina” ha dichiarato il direttore Fabiani. “Avremmo voluto condividere questo momento con molte più persone ma purtroppo l’emergenza Covid-19 ci ha chiamati a dover rispettare determinate regole. Era nostro dovere realizzare quanto fatto per ricordare quattro figli di Salerno che amavano i colori granata. Ringraziamo Monsignor Bellandi per aver accettato il nostro invito e l’Assessore Caramanno che ci supporta costantemente nelle nostre iniziative”. “La Salernitana è un patrimonio della città e quella di oggi è una grande opera realizzata in una prospettiva futura importante” ha aggiunto l’Assessore Caramanno. “Siamo qui per ricordare quattro di noi, certe cose ce le portiamo nel cuore per sempre e intitolare queste strutture ai nostri compagni di viaggio è una cosa straordinaria. Tutti noi qui presenti stamattina abbiamo un sogno nel cassetto e quello che è stato realizzato qui al C.S. “Mary Rosy” è un passaggio importante. Ringrazio la Salernitana e il direttore Fabiani per il lavoro che stiamo facendo insieme e il Monsignore Bellandi con cui è sempre un grande piacere parlare di calcio e di sport”.

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