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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Salerno sarà capitale degli scacchi dal 3 al 5 febbraio

Il primo torneo internazionale si svolgerà nel complesso monumentale di Santa Sofia. Il giocatore più piccolo ha 9 anni. In città sbarcano i campioni europei. Montepremi di 2500 euro

Cinquanta tavoli allestiti, 91 partecipanti già iscritti e un baby talento di 9 anni pronto all'assalto finale. Salerno sarà capitale degli scacchi dal 3 al 5 febbraio. Il gotha europeo sbarcherà in città e prenderà posto nei saloni del complesso monumentale di Santa Sofia. I telefonini vanno lasciati a casa: il metal detector controllerà che i giocatori siano sprovvisti di congegni elettronici, perché a qualcuno potrebbe venire la tentazione di consultare un software di logica e matematica. "Chi viene beccato subisce la punizione immediata dell'estromissione dal torneo e poi la squalifica di sei mesi", dice Cosimo Boccia, il direttore tecnico.

Un preconcetto va subito cancellato: gli scacchi non sono un gioco dopolavoristico, anzi la Federazione da qualche tempo ha anche imposto un tempo limite per la partita, che è di novanta minuti per giocatore. "Una gara può durare in totale 3 ore", prosegue Boccia. Si prepara ad accogliere in gara non solo la mascotte Giovanni, suo figlio di nove anni, ma anche il più anziano tra i partecipanti, il maestro ultrasessantenne Pietro Condorelli. Il montepremi fa gola a tutti: 2500 euro in rimborsi spesa. Non c'è limite d'età, non si gioca divisi per sesso. Uomini e donne - i più bravi - confluiranno nella fascia A che è dedicata ai big. La formula del Primo Torneo Internazionale Città di Salerno non è ad eliminazione diretta ma a punteggio: chi vince la prima gara incrocia il vincente di un'altra partita e chi perde sfida lo sconfitto del tavolo confinante.

Il campo di gara è stato predisposto in uno scenario suggestivo. "Si gioca nel complesso monumentale di Santa Sofia, dunque la cultura abbraccia lo sport - dice l'assessore comunale Angelo Caramanno - sono uno scacchista per diletto ma in questo caso il livello è altissimo e mi limiterò ad osservare. Arriveranno in città i migliori della disciplina e sarà possibile far loro conoscere anche parte del patrimonio artistico della nostra Salerno". Il portacolori cittadino sarà Antonio Martorelli. E' napoletana Mariagrazia De Rosa, tre volte campionessa d'Italia. Gran parte degli iscritti arriverà, però, da altre regioni d'Italia: Gaia Paolillo e Desirè Di Benedetto hanno rappresentato la Nazionale Italiana in ambito europeo ed olimpico. Ci saranno serbi, lettoni e russi: la lista nelle ultime ore si è arricchita con Oleg Kornaev e con il maestro filippino Vuelban. Il torneo si avvale anche del patrocinio dell'AICS, Associazione Italiana Cultura Sport, rappresentata dal presidente Sergio Landi durante la conferenza stampa di presentazione che si è svolta oggi, mercoledì 25 gennaio, nella Sala Giunta di Palazzo di Città.

Qual è l'obiettivo? "Non solo far conoscere Salerno e darle visibilità in ambito nazionale e internazionale - conclude Cosimo Boccia - ma anche dare impulso al gioco degli scacchi in città. Dopo il boom degli anni '60 e '70, c'è stato un periodo di vuoto ma il nostro circolo cittadino che si chiama "Ongarelli", ha sede presso l'Arci ed esiste da oltre cinquanta anni, si sta prodigando con l'organizzazione di corsi di avviamento dedicati ai ragazzi, il venerdì alle ore 18, e agli adulti, il giovedì alla stessa ora. Organizzeremo le finali under 16 regionali a squadra e ci battiamo affinché gli scacchi vengano insegnati nelle scuole e diventino materia curruiculare, come recita una direttiva europea di tre anni fa. Gli scacchi aiutano lo sviluppo mentale e favoriscono la concentrazione. I nostri under 16 sono bravissimi in matermatica e tra i migliori delle proprie classi. Un caso?". 

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