"Supermercato Salernitana": dopo Coda, via anche Busellato, Donnarumma e Della Rocca?
Il club granata sta lentamente smantellando l'ossatura della squadra che la scorsa stagione ha raggiunto la salvezza. La dicotomia tra la tifoseria sempre più preoccupata ed una proprietà in apparente fase di dismissione dagli impegni, diventa sempre più evidente
Donnarumma verso Empoli, Busellato in dirittura d'arrivo a Bari (dove si sta accasando anche Riccardo Improta), Della Rocca promesso sposo dell'Ascoli, e chissà Schiavi e Zito, in odore di cessione perché detentori di ingaggi diventati improvvisamente insostenibili per una società riscopertasi 'sensibile' agli abbattimenti dei costi. Una vera e propria diaspora di calciatori senza precedenti si sta consumando in seno alla Salernitana, club che in poco meno di un mese ha cestinato tutti i possibili propositi di rilancio in favore di una rifondazione dai tratti ancora oscuri e da delineare. Ma tant'è, mentre la tifoseria granata osserva attonita e sconcertata l'incedere inatteso di questo calciomercato appena agli inizi, nella prossima settimana molte di queste operazioni menzionate verranno quasi certamente ufficializzate (le trattative sembrano oramai tutte in fase avanzata). Al netto di queste cessioni, resterà ben poco della rosa allenata fino a maggio da mister Bollini, allenatore granata in pectore anche per la prossima stagione, ma incredibilmente non ancora in forza di un contratto sottoscritto (lo scorso anno anche Simone Inzaghi era considerato il tecnico deputato ad occupare la panchina granata, poi la storia la conosciamo tutti).
Sul fronte acquisti, nulla di concreto appare all'orizzonte: in barba al ringiovanimento strombazzato dai vertici societari, si vociferano nomi non propriamente dalla carta d'identità verdissima, tra cui Scognamiglio del Novara e l'ex Litteri del Cittadella, giocatori di categoria, certo, ma che non fanno strappar via le vesti. La situazione che sta venendo fuori, lascia sospesi molti quesiti sulla reale strategia di una società che, oggi come ogg,i non sta brilando in trasparenza e chiarezza, soprattutto in riferimento a quelli che sono gli obiettivi e le ambizioni. L'unica certezza è che di quel futuro ambizioso paventato al termine del vittorioso campionato di Lega Pro due stagioni or sono, non vi è quasi più traccia.
Nelle more, la preoccupazione crescente della tifoseria che rischia di trasformarsi in una vera e propria bomba ad orologeria. Per ora la rabbia dei supporter granata è manifesta solo via social, con messaggi bellicosi nei confronti di una società considerata sempre più lontana dalla piazza e colpevole di continuare a 'tradire' le aspettattive di una delle toricide più numerose del panorama calcistico cadetto. La dicotomia tra le due componenti rischia dunque di diventare sempre più netta e marcata. Alla società ora l'arduo compito di disinnescare la miccia del malcontento popolare, ma la domanda è: "Ne avrà la volontà?".
