Un vecchio muro di contenimento di un terreno posto al confine demaniale, crollato in diverse parti, doveva essere ripristinato a garanzia della pubblica incolumità dei bagnanti
L’opera era stata realizzata in un’area inserita nella Zona C2 del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in un Sito di Importanza Comunitaria
Il Comune di Maiori ha infatti indetto una manifestazione di interesse per procedere all'abbattimento immediatamente eseguibile delle strutture abusive
Nel mirino dei militari sono finite quattro unità abitative, un garage, due tettoie con funzioni di deposito, nonché varie opere esterne quali una piscina, pavimentazioni esterne, recinzioni e cancelli
In particolare, era stata realizzata una rampa di accesso effettuata mediante scavi e riporti della lunghezza di circa 25 metri per una larghezza di circa 3 metri
Il sopralluogo è stato effettuato dal responsabile dell’area tecnica del Comune, dai carabinieri della locale Stazione, dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Sala Consilina e dagli operatori di Polizia Locale, i quali si sono recati in località Fiego nella frazione Arenabianca per eseguire un accertamento edilizio
Le strutture, secondo quanto accertato dai caschi bianchi, sarebbero risultate abusive e prive di autorizzazioni, poiché il Comune non aveva dato il nullaosta alla loro realizzazione
Nel corso dell'ultima settimana, i carabinieri di Amalfi hanno sequestrato due immobili nei quali era in corso la realizzazione di opere non autorizzate
Le opere sono state realizzate in assenza del necessario nulla osta rilasciato dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in un’area inserita nella zona C2 della perimetrazione definitiva dell’Ente
Le accuse sono relative al mancato rispetto della fascia cimiteriale, salvaguardia e vincoli di fabbricazioni per la realizzazione di un manufatto di tre piani a Castel San Giorgio
Le demolizioni sono state rese possibili grazie all’accesso ad un co-finanziamento (50% a carico del Ministero e 50% a carico del Comune) che prevede fondi del Ministero dell’Interno
L'indagine partiva dalle denunce e dalle azioni legali della confinante, assistita dall’avvocato Alfonso Esposito, sia nei confronti del Comune che della società titolare della nota struttura alberghiera.
Monitorando un cantiere dove erano in corso attività edilizie per la modifica di un manufatto esistente, privo di titolo edilizio, è emerso che le opere erano state realizzate in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico