Clan ed estorsioni a Scafati, sette condanne
Tra 70 giorni il deposito della sentenza
Tra 70 giorni il deposito della sentenza
Con riferimento al capoluogo, viene confermata la sostanziale egemonia del clan D’Agostino, soprattutto nella gestione degli stupefacenti
Le prossime date, 8 e 15 luglio, vedranno la definizione dei riti alternativi, quali abbreviato e patteggiamenti, insieme alle richieste di rinvio a giudizio per tutti i coinvolti
Per la Dda il ruolo di capo spettava proprio al ragazzo e al nipote, il primo ad avere il ruolo di comando sulle estorsioni e sul commercio di stupefacenti, con le cessioni gestite fino alla Piana del Sele e nell’hinterland del Cilento
Le motivazioni ora depositate dalla Cassazione riguarda e conferma «la sua sistematica disponibilità a procurare agli altri associati, fra cui gli stessi esponenti di vertice del sodalizio
Gli imputati rispondono di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Tra le minacce a scopo intimidatorio c’è anche quella a danno del direttore tecnico della società incaricata dell'igiene urbana per conto del Comune, costituitosi parte civile.
Gli imputati compariranno alla sbarra nel marzo del prossimo anno davanti ai giudici della sezione collegiale del tribunale nocerino
Dieci le misure cautelari, sette in carcere e tre ai domiciliari, decise dal gip nell'inchiesta "Revenge" condotta dalla Dda di Firenze
Tra i coinvolti ci sono indagati impegnati a gestire un traffico di stupefacenti organizzato con consegne di cocaina e marijuana, approvvigionata rispettivamente da esponenti di clan del napoletano, con le cessioni fino alla Piana del Sele e nel Cilento.
Sono emersi elementi a carico dei Serino, in particolare interessati a traffico di droga, gestione dell'indotto dei videopoker, e all'attività di abigeato, nonchè nell'intestazione fittizia di beni ed imprese nel settore scommesse e nell'esercizio abusivo dell'attività finanziaria.
Luigi Ridosso è stato condannato per l’omicidio di Andrea Carotenuto, che avvenne a Scafati il 22 ottobre 2002. Poi per l’uccisione di Luigi Muollo, datata 9 settembre del 2003
Vi sarebbe un limite temporale, quello del 2015, per le ipotesi di reato collegate all'associazione di stampo mafioso nel processo "Criniera. E' quanto sostenuto dal pm della Dda nell'ultima udienza di un processo che si avvia alla conclusione
Il Ministro dell'Interno ha trasmesso alla Camera dei Deputati la relazione sull'attività ed i risultati conseguiti
Stando alle ipotesi della Dda, anche raccogliendo testimonianze di collaboratori di giustizia, l'inchiesta ruotava intorno ad un'alleanza tra famiglie camorristiche a Bellizzi
E' la tesi della Procura Antimafia, che ieri ha depositato la requisitoria per il maxi processo concentrato sull'esistenza presunta di un clan che farebbe riferimento a Dante Zullo. Chiesta la condanna anche l'ex vicesindaco Polichetti
I giudici della Cassazione hanno confermato le sentenze di primo e secondo grado, riconoscendo l’esistenza di un clan vero e proprio e rigettando i ricorsi proposti dalle difese degli imputati
Borrelli: "Pandetta è uno che decanta la malavita, egli stesso ha rapporti stretti con essa, per questo non gli si dovrebbe consentire di esibirsi inneggiando ai clan, manda pessimi messaggi"
Il latitante è stato beccato in una villa, a Paestum: irreperibile dal 26 giugno scorso, era stato accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso
Lo scrivono i giudici nella sentenza d'appello per 22 degli imputati coinvolti in un'indagine della Dda, condotta dai carabinieri del comune della Valle dell'Irno
Si avvia alla conclusione il lungo contro esame del pentito Alfonso Loreto, collaboratore del clan Loreto-Ridosso, con le domande degli avvocati difensori rivolte, ieri mattina, nell'udienza per il processo "Sarastra"
Ditte riconducibili a imprenditori ritenuti vicini al boss Francesco Schiavone, ex boss dei Casalesi, si sarebbero aggiudicati appalti della Rete Ferroviaria Italiana corrompendo dirigenti. Anche i lavori alla stazione di Contursi nel mirino
Sarà il gip a valutare gli elementi dell'accusa, ritenuti evidenti, il prossimo 2 maggio, presso il Tribunale di Vallo della Lucania
I due avevano tentato di estorcere soldi ad un commerciante, facendo leva sul fatto di appartenere "al gruppo della Lamia", in riferimento al quartiere feudo del clan Fezza-Petrosino D'Auria
Lo dice il Riesame di Salerno, che giovedì scorso ha valutato l'impianto probatorio dell'inchiesta "Faro", che il mese scorso portò agli arresti all'interno del gruppo criminale Marotta-Cesarulo-Dolce