A protestare sui social per i prezzi nei locali di Positano è Stefania, una cittadina di Marano. «Non so che ne pensate voi - scrive sulla propria pagina Facebook - ma 46 euro non si può sentire».
Per l'accusa, l'indagato voleva aprire un conto con documenti falsi, con una carta d'identità rilasciata da un comune in provincia di Caserta, insieme a codice fiscale e tessera sanitaria, con il timbro di una industria di artigianato del capoluogo
Dopo l'acconto di 240 euro avvenuto a mezzo bonifico bancario, i titolari dell'albergo attendevano il saldo che non si è materializzato. I clienti non hanno risposto al telefono e la struttura alberghiera ha incaricato un avvocato per il recupero delle somme dovute
L'imputata è una donna denunciata dalla sorella per aver preso dei soldi da un conto intestato alla loro madre, all'ufficio postale, pari a circa 8000 euro
L'albergatore ha deciso di pubblicare sul social network le immagini di una coppia di turisti lombardi che avrebbe dovuto soggiornare fino al 9 agosto e che invece il 5 settembre è andata via facendo perdere le proprie tracce