L'uomo è finito ora a processo per estorsione e maltrattamenti, questa volta, non verso le sue vittime, ma verso i familiari. Gli stessi che erano accusati di usura, come lui, in una precedente inchiesta
L'inusuale, quanto diretta richiesta, portò i due indagati ad appropriarsi di due bobine di cavi di rame di circa 1000 metri ciascuno. Per entrambi ci sarà il processo
I fatti risalgono al mese di gennaio del 2015, a distanza di pochi giorni l’uno dall'altro, e vede vittime due donne straniere, di nazionalità dominicana
Emerge un interessante retroscena, dal quale è poi scaturita una nuova inchiesta per estorsione, dopo l'arresto di due rumeni a Pagani. Arrestati per aver colpito i carabinieri, avevano in precedenza chiesto anche denaro al gestore del bar per giocare alle slot
Finisce a processo con la richiesta di giudizio immediato un avvocato napoletano sospesa tempo fa per sei mesi dalla professione, con l’accusa di tentata estorsione. Gli elementi per fissare il dibattimento saranno ora valutati dal gip
A chiedere il rinvio a giudizio la procura di Nocera Inferiore. L’indagine fu condotta dai carabinieri di Nocera Superiore e dalla sezione p.g. della Guardia di Finanza
Ora rischiano il processo con rito immediato fa due fratelli di Nocera Superiore. Le indagini partirono dalla denuncia di scomparsa del giovane, presentata dalla madre
L’inchiesta della Dda era partita dopo l’esplosione di un ordigno in un cantiere edile di Sant’Egidio del Monte Albino, nel 2016, dove era prevista la costruzione di un centro medico polispecialistico
Il processo si ricollegava ad una precedente inchiesta relativa all’agguato del 23 luglio 2015, quando vennero feriti proprio i due condannati, con il successivo arresto di un padre e un figlio. I tre sono stati assolti dal resto delle accuse
L'indagine partita dopo la denuncia di scomparsa presentata dalla madre della vittima, colpevole di non aver pagato una partita di hashish comprata mesi prima
La requisitoria della procura si è svolta giorni fa, dinanzi al tribunale di Nocera Inferiore. A rischiare dure condanne padre e figlio, più una terza persona, residente nel napoletano
M.R.D.: "Ci tengo a precisare che questi soldi erano di mia madre attualmente malata oncologica che si era indebitata con la banca proprio perché costretta a far un presito"
Il gip del tribunale di Nocera Inferiore ha rivalutato, con tanto di riscontro, le esigenze cautelari nei riguardi dell'indagato, coinvolto in due procedimenti separati con accuse che vanno dallo stalking alla tentata estorsione
Al militare sono stati contestati la rivelazione del segreto d’ufficio perché sospettato di avere fornito all’arrestato informazioni coperte da segreto investigativo, nonchè l'accesso abusivo ai sistemi informatici e una truffa
Nell'indagine sono coinvolte anche altre cinque persone, tutte accusate di estorsione in concorso, responsabili dei singoli punti vendita che D.G.A. gestiva nell'Agro nocerino e nel resto della provincia di Salerno.
Parliamo di un debito di 50mila euro che salì a 93mila in venti mesi, di un altro, di 30mila, per il quale si chiese al debitore di versare mille euro al mese soltanto per coprire gli interessi
Sconosciuti i motivi di quelle richieste di soldi, avvalorate anche da una lettera minatoria lasciata nei pressi di casa della vittima, dopo il raid di fuoco risalente al luglio scorso. I tre hanno scelto il silenzio dinanzi al gip
Una madre e la figlia sono state condannate a 2 anni e 4 mesi per estorsione. Dietro minaccia, si sarebbero fatte consegnare dei soldi da un amministratore di condominio
Dopo il rifiuto, S.C. decise di vendicarsi del parroco, distruggendo gli pneumatici della sua Audi A4, parcheggiata in piazza San Giovanni. Per lui è scattato il divieto di avvicinamento
La vittima denunciò i fatti ad aprile 2016, dopo aver subito minacce di gravi ripercussioni se non avesse effettuato un corposo sconto, pari alla metà della commissione prevista sull’intermediazione immobiliare