E' stata eseguita la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alle persone offese nei confronti di A. E. 31enne e della moglie M. M. 29enne, entrambi domiciliati a Nocera Superiore: ecco cosa è emerso
I due avevano tentato di estorcere soldi ad un commerciante, facendo leva sul fatto di appartenere "al gruppo della Lamia", in riferimento al quartiere feudo del clan Fezza-Petrosino D'Auria
I titolari degli esercizi presi di mira, per paura di ritorsioni, sottostavano alle richieste sempre più pressanti dei minori: le indagini sono partite grazie ad una richiesta di aiuto da parte di uno dei bengalesi che ha raccontato quanto subito
L'uomo risponde ad una chat e finisce nei guai. Prima il sesso virtuale, poi la minaccia di pubblicazione virale del video. Ad occuparsi del caso è il penalista Luca Monaco
Sgominata una banda, composta da dodici ragazzi tra minorenni e maggiorenni, specializzata nel compiere atti intimidatori ed estorsioni nei confronti di cittadini stranieri che gestiscono alcune attività commerciali del centro storico di Salerno
L'intestazione fittizia, reato mosso a 7 imputati, serviva ad eludere le disposizioni in materia di misura di prevenzione patrimoniale, agevolando la commissione di attività di riciclaggio di soldi provenienti da attività illecite
A cadere nella rete, anche un professionista di Salerno che sarebbe arrivato a sborsare circa 25mila euro prima di denunciare tutto alla polizia postale
Minacciavano le vittime delle loro estorsioni, quasi sempre imprenditori edili, a pagare il pizzo presentandosi come esponenti vicini alla criminalità organizzata
Importante operazione dei carabinieri delle Compagnie di Battipaglia ed Amalfi, nella giornata di ieri, contro i reati commessi ai danni di alcuni anziani: a finire nei guai, due napoletani
L'indagine condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia aveva scoperto che gli indagati volevano convincere le vittime, imprenditori edili, a pagare il pizzo a suon di bombe. L'accusa maggiore era di estorsione, tentata e consumata
Le vittime oltre che nel comune dell'Agro, anche in quelli vesuviani. L'aggravante per tutti è del metodo mafioso: sono 32 le persone rinviate a giudizio, affiliate o ritenute vicine al clan Ridosso-Loreto e a quello dei Cesarano
A capo di un clan dalla natura criminale, ci sarebbe stato Pietro Desiderio, il paganese arrivato dall’Agro nocerino e stabilitosi nella Valle dell’Irno. Il 16 novembre il gip del tribunale di Salerno farà le sue valutazioni.
L'indagine nacque in seguito all'arresto, avvenuto nel settembre 2015, di un gruppo di esponenti del clan Ridosso - Loreto dedito alle estorsioni in danno di commercianti nel territorio di Scafati. Ridotte, in Appello, diverse condanne
"Non centriamo nulla". Questo il leit motiv delle tre persone arrestate giorni fa, che hanno sostenuto l'interrogatorio di garanzia davanti al gip ieri mattina. Hanno negato i tentativi di estorsione e l'incendio di un furgone ad una delle vittime
Alla Procura di Nocera Inferiore decine di richieste di processo per figli ingrati, accusati di esercitare violenza sui propri genitori. Dalle richieste di soldi al bisogno di droga. Il focus di SalernoToday con gli ultimi casi in provincia
E intanto la procura Antimafia chiede il processo per tutti e 37 le persone indagate nell'inchiesta "Un'altra storia". La Suprema Corte ha intanto rigettato il ricorso della Dda, che aveva chiesto la riqualificazione dell'accusa in associazione di camorra
Dimezzate le condanne in primo grado per l'indagine ribattezzata "Sogni di Gloria", concentrata sulla presunta creazione di un nuovo clan di camorra. Caduta l'accusa principale, resta la semplice associazione. Le accuse erano di estorsione e spaccio di droga
Contestualmente i militari dell'Arma di Battipaglia ed Eboli hanno eseguito diverse perquisizioni locali e domiciliari in vari comuni della zona sud della provincia di Salerno
Linea dura del gup del tribunale di Salerno: otto anni al capostipite Roberto Senatore, pene tra i cinque e i sei anni per Alfonso, Ivan e Christian. Sei anni e mezzo ad Alessio Salsano
Le accuse per i due sono di concorso in tentata estorsione, lesioni volontarie aggravate, violenza privata e tentata violenza privata, aggravati delle modalità di tipo mafioso
Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa e articolata indagine, condotta dalla Sezione Operativa del Reparto Territoriale, a seguito dell'attentato avvenuto il 25 luglio scorso ai danni di un noto bar