Per i tre è stato rigettato il patteggiamento. Sono accusati di rapina in concorso. Dopo aver arrestato due innocenti, la polizia registrò la confessione di uno dei tre rapinatori. Sarebbe stato costretto da un presunto "capozona"
I carabinieri hanno fermato i giovanissimi sospettati di aver fatto irruzione con volto coperto, in alcuni negozi, lanciando oggetti sulle vetrine e infastidendo i titolari e i clienti con urla e ingiurie