La procura di Salerno gli contesta i reati di rapina, omicidio e tentato omicidio. Dalle indagini si scoprì che l'uomo conosceva l’appartamento di via San Leonardo: in passato era stato il badante delle due anziane
La sentenza del gup è giunta al termine del rito abbreviato e di due consulenze, medico legale e cinematica, che non hanno chiarito la dinamica dei fatti
La difesa aveva sostenuto la carenza indiziaria, vista l'assenza del movente, dei testimoni, così come della mancanza di impronte sull'arma del delitto, mai individuata con esattezza
Moglie e figlio compariranno dinanzi al gip, dopo il giudizio immediato richiesto dalla Procura di Salerno. L'udienza a fine marzo. Sullo sfondo c'è la morte di Ciro Palmieri
La scena dell’omicidio è stata esaminata di nuovo da cima a fondo, in particolare l’ingresso, dove la 76enne è stata rinvenuta morta in una pozza di sangue, a faccia in giù e rivolta verso l’uscio
A rivelarlo, oggi pomeriggio, la trasmissione “La Vita in Diretta” su Rai 1, che si è occupata nel pomeriggio di quanto accaduto lunedì sera in un'abitazione della Città dei Templi. Intervistato anche uno dei soccorritori
Alika, che viveva a San Severino Marche con moglie e figlio, era stato aggredito a mani nude, da Filippo Ferlazzo, operaio 32enne originario di Salerno, che lo aveva "schiacciato" a terra procurandogli lesioni fatali
Ieri pomeriggio il medico legale ha eseguito l'autopsia sul corpo di Maria Grazia Martino, la 91enne uccisa con una spranga di ferro dall'uomo, dopo essere stato scoperto mentre cercava di rubare circa 3000 euro da casa delle due sorella
Da giorni, sono depositate le motivazioni con le quali la Cassazione ha dichiarato infondati i motivi della difesa. Nello specifico, veniva contestato l'esito di una perizia medico-legale, insieme ad una serie di testimonianze
C.R. aveva chiesto che non gli fosse riconosciuta la continuità dei reati tra il duplice omicidio di 32 anni fa a Capaccio, quando furono uccise due persone, zio e nipote e quello avvenuto un mese prima, a Battipaglia, quando a morire fu un cutoliano. Oltre al tentato omicidio di Nocera Inferiore il 3 novembre 1990
Al lavoro, senza sosta, i carabinieri della locale Compagnia e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno che, dopo i primi rilievi, stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto
C'è anche Vittorio Funeschi, medico legale con alle spalle anni di esperienza e consulente della famiglia di Stefano Cucchi, tra i periti nominati dalla Corte d'Assise d'Appello per il processo bis sulla morte della piccola Jolanda
I consulenti saranno nominati oggi in aula, per stabilire le cause della morte, in una prima relazione, e per analizzare le macchie sulla maglietta del padre, Giuseppe Passariello, intrista secondo la difesa del vomito della figlia, così come sul cuscino ritenuto l'oggetto usato per soffocare la piccola.
Mariniello era stato riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo in Corte d’Assise a Salerno nel 2019, col primo grado chiuso con la sentenza, per omicidio volontario aggravato
I giudici hanno respinto i ricorsi presentati dalla Procura contro la sentenza della Corte d’Appello, che aveva deciso una pena di 14 anni al primo per favoreggiamento, distruzione di cadavere e incendio, e sei al secondo, accusato di distruzione di cadavere
Così i giudici della Corte d’Assise di Salerno ricostruiscono la morte della piccola di otto mesi, spiegando le condanne all'ergastolo per il padre ea 24 anni per la madre