L'uomo utilizzava i social network, stringendo rapporti con le vittime - una delle quali minore all'epoca dei fatti ed altre con fragilità fisiche o cognitive - per poi indurle ad autoprodurre e inviargli foto e video dal contenuto pornografico, minacciandone successivamente la diffusione
L'inchiesta è condotta dalla polizia postale che lavora per identificare altre vittime tra i tanti dati, tra foto e video, diffuse attraverso programmi di messaggistica quali What's App e Telegram
Entrambi sono finiti a Scisciano, in provincia di Napoli, per aver condiviso le foto e video osé di diverse ragazze minorenni di Salerno attraverso Whastapp e Telegram. Il loro profilo ricostruito dall'ordinanza del gip
La delicata vicenda ha avuto un epilogo davanti al tribunale per i minorenni di Salerno. Il 17enne che aveva diffuso le immagini della fidanzata di 13 anni è stato autorizzato alla messa alla prova