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Domenica, 28 Aprile 2024
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De Luca all'attacco: "La sanità al Nord? Al 90% è fatta di affarismo e camorrismo"

Il presidente della Regione è intervenuto anche sul tema dei fondi di sviluppo e coesione, oggetto di una querelle giudiziaria che vivrà la sua prima tappa il prossimo 17 aprile, quando il Tar discuterà del ricorso presentato dal presidente della Regione contro il ministro Fitto

"Non c'è una sanità del Nord che è eccellente, c'è una sanità del Nord che è eccellente per il 10%, ma che per il 90% è fatta di affarismo e di camorrismo istituzionale. Quello che succede nella mobilità passiva, cioè nell'organizzazione programmata di questi viaggi, non è legato a nessuna eccellenza sanitaria, ma soltanto agli affari e al giro di centinaia di milioni che ruotano intorno alle strutture private che abbiamo al Nord". È quanto affermato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca,  a margine della visita all'impianto di compostaggio di Salerno. "La mobilità passiva dell'Asl Napoli 1 Centro - ha spiegato il governatore - si può pensare che sia legata, magari, all'oncologia. Non è così. L'oncologia è il 3% della mobilità passiva. Il grosso, quasi la metà, è legato a ortopedia e obesità. Sono cose che possiamo operare tranquillamente anche in Campania. La verità è che c'è un giro di affarismo che fa paura. Avremo modo di spiegarlo all'Italia intera". 

L'annuncio

De Luca è intervenuto anche sul tema dei fondi di sviluppo e coesione, oggetto di una querelle giudiziaria che vivrà la sua prima tappa il prossimo 17 aprile, quando il Tar discuterà del ricorso presentato dal presidente della Regione contro il ministro Fitto. "Quando bisogna programmare le attività culturali bisogna partire un anno prima. Non è che organizzi una stagione teatrale, una stagione lirica, il festival di Giffoni, il festival di Ravello, dalla sera alla mattina. Sono veramente degli irresponsabili" ha affermato De Luca, aggiungendo: "È qualcosa di irresponsabile, di vergognoso, di intollerabile e di offensivo per il Mezzogiorno d'Italia", spiega il governatore, ricordando che "gli accordi di coesione sono stati firmati dal governo italiano con tutte le Regioni del Nord, più il Lazio, ma nessuna Regione del Sud. È una vergogna. E stiamo preparando una grande manifestazione di protesta contro il governo. Se continuano a dormire e ad avere atteggiamenti irresponsabili - continua - promuoveremo una manifestazione forte a Roma. Poi, faremo altre tre manifestazioni con gli amministratori locali, che rischiano di andare in default con i loro bilanci. Faremo iniziative anche sul tema della sburocratizzazione. Stiamo ripetendo, anche ai miei colleghi del Nord, che la battaglia che facevamo è per un'Italia più moderna, solo che, a differenza loro, vogliamo un'Italia moderna, ma unita".

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