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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ecosistema Urbano di Legambiente: performance negative per le città campane, Salerno disastrosa per la qualità dell'aria

Il rapporto Ecosistema Urbano 2021 è stato realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore che prende in considerazione 105 capoluoghi e tiene conto di 18 indicatori riguardanti sei componenti

"Città ferme, con poco coraggio, performance ambientali che non decollano. Tante chiacchiere che rimangono proclami di carta". Lo ha osservato Legambiente Campania dove le città risultano decisamente poco green. Nella nostra regione, rispetto allo scorso anno quasi tutte peggiorano le proprio performance. In particolare, Salerno scende ial 94posto (era 77a scorso anno), secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2021. Lo studio è stato realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore che prende in considerazione 105 capoluoghi e tiene conto di 18 indicatori riguardanti sei componenti (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia) per stilare una classifica delle performance ambientali delle città.

Qualità dell'aria

La concentrazione nell'aria di biossido di azoto (No2) costituisce, insieme al particolato sottile e all'ozono, uno dei maggiori problemi con cui le amministrazioni devono confrontarsi. In nessun capoluogo campano nel 2020 il valore medio delle concentrazioni misurate dalle centraline in ambito urbano è superiore al limite di legge di 40 µg/mc. La situazione peggiore si registra a Salerno, con una media 38,4 µg/mc. Seguono Napoli con 27,5, Benevento con 26,3, Caserta con 18,8 e Avellino 18,3. Anche per quanto riguarda le concentrazioni di Pm10 i valori medi rientrano nel limite per la protezione della salute umana di 40 µg/mc previsto dalla direttiva comunitaria, mentre sforano tutte tranne Salerno l'obiettivo per la salute indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità è di 20 µg/mc. I valori medi vedono in testa Avellino 33.2 µg/mc Napoli con 26,8 µg/mc; poi Benevento con (26,6 ); Caserta con 24,4 e e Salerno con 19,5 ( dato risalente al 2019).

Acqua e depurazione

Non hanno risposto Avellino e Salerno. Gli ultimi dati Istat relativi alla percentuale di popolazione servita da rete fognaria delle acque reflue urbane relativi al 2018 presenta una situazione molto critica a Benevento dove appena il 17% di abitanti sono allacciati alla rete, mentre gli altri capoluoghi hanno percentuali buone con eccellenza per Salerno e Avellino che raggiungono il 100% della popolazione.

Rifiuti, mobilità e verde urbano

Solo Avellino e Benevento superano l'obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata fissato per il 2012 rispettivamente con una percentuale del 67,3% e Benevento che raggiunge il 65,7 %. Segue Salerno con il 60,4%. Chiudono Caserta con il 51,3% e Napoli con il misero 36% (il 35% era l'obiettivo normativo da raggiungere nel 2006).

Circa le piste ciclabili, nel 2020 buona performance di Benevento con 19,35 m equivalenti ogni 100 abitanti che supera abbondantemente il valore medio nazionale delle piste ciclabili equivalenti che sfiora i 9,5 m. Dietro Napoli e Salerno rispettivamente con appena 0,43 e 0,24 m equivalenti ogni 100 abitanti. Per quanto riguarda le isole pedonali, dopo lo stallo registrato fino al 2016, il 2020 conferma la crescita registrata lo scorso anno dell'estensione media delle isole pedonali nelle città italiane, che arriva ora a 0,48 m2 per abitante. In Campania nessuna città raggiunge questa media e solo Caserta tocca la cifra di 20 alberi /100 abitanti, seguita da Salerno con 15alberi/100 abitanti.


 

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