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Domenica, 28 Aprile 2024
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Via libera dell'Ue alla Zona Economia Speciale per il Sud, Vietri (FdI): "Svolta storica"

La deputata salernitana commenta l'esito positivo dell'incontro tra il Ministro Raffaele Fitto e la Vicepresidente Esecutiva della Commissione Europea e Commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager

Questa mattina a Bruxelles il Ministro agli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto ha incontrato la Vicepresidente Esecutiva della Commissione Europea e Commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager, per illustrare la proposta italiana di istituire un'unica Zona Economica Speciale per l'intero Sud Italia, e iniziare un confronto per rendere strutturale la misura Decontribuzione Sud. La Vicepresidente ha accolto positivamente la proposta del Governo italiano di istituzione di una unica Zona Economia Speciale nell’intero Mezzogiorno d’Italia superando le attuali 8 zone economiche speciali già previste e istituite per rafforzare il sistema e sostenere la crescita e la competitività dell’intero Mezzogiorno d’Italia.Le regioni interessate sono l’Abruzzo, la Campania, la Puglia, la Basilicata, il Molise, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna.

I dettagli

La proposta mira ad estendere a tutto il Mezzogiorno le misure di semplificazione e accelerazione delle procedure approvative e autorizzative e di sostegno alle imprese per le Zone Economiche Speciali. Nel dettaglio si mira a confermare ed estendere su un orizzonte temporale più ampio strumenti di agevolazione fiscale e contributiva già in essere, così come attivare ulteriori misure di incentivazione per le imprese operanti nei settori strategici a partire da quelli interessati dalla transizione verde e digitale, e da quelli oggetto della recente proposta dello strumento Europeo Step. Gli strumenti di incentivazione alle imprese, da definire in accordo con le amministrazioni competenti e nel rispetto della normativa aiuti di stato, saranno improntati a principi di certezza e stabilità del quadro normativo e di semplificazione procedurale, coprendo un orizzonte temporale più esteso rispetto agli attuali strumenti, in coerenza con i diversi strumenti di programmazione pluriennale europei e nazionali: PNRR e relativo capitolo REPowerEU, la politica di Coesione e il Fondo di Sviluppo e Coesione. Sul piano operativo, si estende a tutto il Mezzogiorno l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e la riduzione di un terzo dei termini di conclusione dei procedimenti. Trasparenza ed efficienza dell’intero processo saranno assicurate attraverso uno *Sportello Unico Digitale. Durante l’incontro è stato inoltre avviato il confronto con la Commissione in ordine alla misura ‘Decontribuzione Sud’ in scadenza al 31 dicembre 2023. Come già fatto a fine 2022 quando, su impegno del Governo, siamo passati dalla proroga semestrale a quella annuale, il Governo intende promuovere un quadro normativo stabile pluriennale di riferimento per le imprese e per i lavoratori, al fine di sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno, in particolare per le donne e i giovani. Su questo la Vicepresidente Vestager ha espresso la piena disponibilità della Commissione ad aprire un dialogo con il Governo italiano per la trasformazione di questo strumento in una misura strutturale e permanente, rendendola al tempo stesso più orientata agli investimenti ed andando così incontro alle necessità e alle sfide per la crescita economica del Mezzogiorno.

Il commento

"Siamo di fronte ad una svolta storica per il Sud Italia" dichiara, in una nota, la deputata salernitana di Fratelli d'Italia Imma Vietri commentando la decisione della vicepresidente esecutiva della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager, di dare il via libera alla proposta avanzata dal ministro agli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, per istituire un'unica Zona Economica Speciale per l'intero Sud Italia. "Il Governo Meloni, grazie al costante impegno del ministro Fitto, ha portato a casa un altro importante risultato che consentirà, concretamente, di rilanciare il tessuto economico e sociale del Meridione. Ora si potrà guardare con più fiducia alla sua crescita e al suo sviluppo, che finalmente sono tornati al centro dell'agenda politica europea. Siamo sulla strada giusta" conclude Vietri

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