rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Angri

Fratello ucciso per soldi, l'indagato di Angri resta in carcere

Per la Procura, il 36enne avrebbe dato fuoco al fratello, dopo averlo aggredito e tramortito. Da valutare per l'imputato, ora, un ricorso al Riesame

Si è avvalso della facoltà di non rispondere, durante l'udienza di convalida dell'arresto davanti al gip del Tribunale di Torre Annunziata, il 36enne A.M., che martedì era stato arrestato dai carabinieri perché accusato di aver ucciso il fratello 33enne, Domenico, per una questione legata alla riscossione di una polizza assicurativa di cui era l’unico beneficiario.

La storia

Il gip ha confermato la misura in carcere per il giovane residente ad Angri, avvalorando la tesi della Procura di un reale pericolo di fuga. Secondo le accuse, il 36enne, il 30 marzo scorso, avrebbe dato fuoco al fratello quando era ancora in vita, facendo poi perdere le tracce, abbandonando il luogo del delitto. La motivazione sarebbe legata ad una questione economica: lo avrebbe fatto per avere una polizza sulla vita che lui stesso, poco più di un anno fa, aveva indotto il fratello a stipulare. Una polizza che avrebbe superato i 100mila euro. Ad orientare le ricerche sugli ambienti familiari alla vittima la circostanza che la vittima - operaio stagionale che nei periodi di pausa dal lavoro aiutava i genitori nella terra di famiglia - avesse una vita privata del tutto tranquilla, priva di precedenti penali. L'identità del cadavere era stata accertata dai militari, che avevano trovato a poche decine di metri dal corpo del 33enne, l'auto della vittima con all'interno il suo green pass, a Lettere. Per la Procura, il 36enne avrebbe dato fuoco al fratello, dopo averlo aggredito e tramortito. Da valutare per l'imputato, ora, un ricorso al Riesame

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fratello ucciso per soldi, l'indagato di Angri resta in carcere

SalernoToday è in caricamento