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Cronaca Angri

"A prossima vota ‘o spezzamm ‘e cosce”, giornalista di Angri minacciato sotto casa: si indaga

La solidarietà del sindaco Ferraioli: "Minacce così mirate sono sproporzionate e gravi perché, anche se può essere comprensibile la difficoltà di gestire le emozioni negative in un dato momento, non è accettabile che questa si trasformi in aperte intimidazioni"

Minacciato un giornalista di Angri. Venerdì sera, intorno alle 21.30, un uomo di grossa stazza con occhiali da sole e mascherina – quindi volontariamente con il volto coperto – ha citofonata a casa della famiglia del giornalista Luciano Verdoliva. E alla risposta del figlio che riferiva l’assenza del padre in casa, il misterioso uomo ha risposto così: “A prossima vota ‘o spezzamm ‘e cosce”. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri, che hanno avviato subito le indagini per provare a risalire all’identità dell’autore della minaccia. 

I messaggi di solidarietà

Tra i primi a condannare l’episodio, il sindaco Cosimo Ferraioli: “Sono davvero sconcertato per aver appreso delle minacce sotto casa rivolte al giornalista angrese Luciano Verdoliva, al quale va tutta la nostra vicinanza. Un fatto che ritengo gravissimo se si dovesse confermare la pericolosità delle minacce. Un episodio che va condannato, come tutti gli altri episodi di abusi e minacce sul territorio. Naturalmente è partita la denuncia ai carabinieri che hanno ascoltato sia il giornalista che il figlio, con la speranza che si riveli un’assurda bravata che, a mio avviso, andrebbe comunque punita.  Minacce così mirate sono sproporzionate e gravi perché, anche se può essere comprensibile la difficoltà di gestire le emozioni negative in un dato momento, non è accettabile che questa si trasformi in aperte intimidazioni. Intimidazioni non avvenute per strada, a lavoro o in un posto pubblico, ma sotto casa della vittima, il posto della famiglia, dove vive assieme alla Moglie e ai due figli. Mi auguro che le Forze dell’Ordine possano presto fare chiarezza su quanto avvenuto, a tutela della famiglia, dell’ordine dei giornalisti e della libertà di espressione, che per ora sembra il vero motivo dell’aggressione verbale”.

Solidarietà anche da Assostampa Campania Valle del Sarno: “Quando si aggredisce un giornalista – dichiara il presidente Salvatore Campitiello -  si colpisce il diritto dei cittadini ad essere informati e il diritto di informare, sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. Non ci può essere alcuna tolleranza per chi vuole limitare il diritto di cronaca, pilastro fondamentale della democrazia”.

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