Rischio radiologico, l'Asl istituisce la commissione aziendale unica
Il provvedimento è stato adottato dal direttore generale Antonio Squillante: presidente della commissione sarà Anna Luisa Caiazzo
Rischio radiologico, l'Asl Salerno ha istituito la commissione aziendale unica: l'azienda di via Nizza ha approvato il provvedimento con la delibera numero 610 dello scorso 2 luglio. L'istituzione della commissione, già anticipata nei giorni scorsi - si legge in una nota dell'azienda - consentirà l’omogeneizzazione della procedure e la corretta applicazione delle misure previste dalla legge.
La commissione dovrà occuparsi di fissare i criteri per l’attribuzione dell’indennità ad ogni lavoratore segnalato per il rischio radiologico; accertare l’abitualità e la continuatività delle attività assegnate al lavoratore (appartenente esclusivamente alle categorie previste) sulla base dei dati riportati nella documentazione attestante l’effettiva presenza in zona controllata (registri di sala operatoria e/o registri presenza di radiologia interventistica); decidere in merito al diritto del lavoratore a godere dei benefici previsti dalla normativa contrattuale (indennità di rischio radiologico e recupero biologico), fissarne la decorrenza e rassegnare il verbale con le decisioni alla Direzione del Datore di Lavoro Delegato ( Delibera D.G. n. 4 del 10/08/12); prescrivere i casi ed i criteri per la sospensione o la cessazione dell’erogazione ai lavoratori dell’indennità di rischio radiologico precedentemente deliberata.
La commissione è composta da Anna Luisa Caiazzo (presidente), Pietro Di Costanza, Giuseppina Tiranna, Ferdinando Crescenzi, Aristide Tortora, Maria Landi, Ferdinando Scarpati, Francesco Colace, Emiddio Sparano, Gelsomina Lamberti, Carmine Ceglia. I componenti della commissione, precisa l'Asl, opereranno in orario di servizio e senza costi aggiuntivi. “E’ triste – ha dichiarato il direttore generale Antonio Squillante - dover constatare che, nonostante siano passati oramai più quattro anni dalla unificazione delle tre aziende, ancora sono costretto ad adottare provvedimenti finalizzati all’unificazione di servizi ed attività, allo scopo di razionalizzare ed omogeneizzare l’azienda”.
