Blocco delle prestazioni Asl, Cianci: "I colossi stranieri fanno shopping in Campania"
L'esperto: "In tempi così difficili, si tende al risparmio anche a discapito della propria salute. L'iniquità aumenta se si pensa che in ospedale il costo di servizi è maggiorato del 30%"
“Che il blocco delle prestazioni in regime di convenzione con l’Asl provocasse un nuovo sconvolgimento nella sanità privata salernitana lo si sapeva da tempo. Non era preventivabile, invece, un calo così drastico (in poco più di un mese ndr) della richiesta di prestazioni, in alcuni casi anche del 50 per cento, tra cui le classiche analisi di laboratorio. A scriverlo è Cronache del Salernitano, che recentemente ha dedicato un ampio servizio alla problematica. “Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre tutte le prestazioni sono a pagamento. Ciò costringe anche gli esentati e le classi meno abbienti ad interrompere i monitoraggi ed i controlli periodici - spiega Achille Cianci, esperto del settore sanitario e consulente di numerose strutture private, al giornale salernitano. In tempi così difficili, si tende al risparmio anche a discapito della propria salute. L'iniquità aumenta se si pensa che in ospedale il costo di servizi è maggiorato del 30%".
Ma i cambiamenti non finiscono qui, come evidenzia Cianci: “La sanità, ed in particolar modo le strutture private come i laboratori di analisi più piccoli, stanno vivendo un momento delicato: per poter sopperire al limite minimo di efficienza si è costretti a procedere all'accorpamento delle strutture. Inoltre, negli ultimi tempi, i grandi colossi della sanità straniera, i quali posseggono mezzi, strutture e professionalità per razionalizzare e gestire ogni genere di esami e controlli, si stanno muovendo alla conquista delle strutture italiane in difficoltà. Esempi sono quelli della Labco (Francia) e della Synlab (Germania) che ha acquisito recentemente la Materdei di Pagani".
