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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Carabinieri morti in un incidente a Campagna: il ricordo degli amici

I due militari prestavano servizio presso la locale Compagnia dell'Arma

Amava il suo lavoro. Voleva fare il carabiniere fin da piccolo per seguire le orme paterne. Così descrive, chi lo conosceva, Francesco Pastore il maresciallo dei carabinieri di 25 anni, di Manfredonia (Foggia), morto nel tragico incidente stradale avvenuto lungo la strada che collega Campagna ad Eboli. Con Pastore ha perso la vita anche l'appuntato dei carabinieri Francesco Ferraro, che avrebbe compiuto 27 anni ad agosto, originario di Montesano Salentino (Lecce). Entrambi prestavano servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Campagna. 

Il ricordo di Pastore 

Il giovane maresciallo era figlio d'arte. Il papà Matteo presta servizio presso la stazione radiomobile dei carabinieri di San Giovanni Rotondo (Foggia). "Una famiglia impegnata al servizio dello Stato - racconta all’Ansa chi conosce la famiglia. Uno zio è in Aeronautica. Persone votate all'aiuto della gente". "Una famiglia perbene, molto riservata - afferma un collega del padre - Francesco rientrava spesso a Manfredonia a trovare la sua famiglia. Dopo il diploma di geometra si era arruolato presso la scuola sottufficiali prima di Velletri, poi a Firenze e ne è uscito maresciallo. La sua prima assegnazione è stata Campagna". Oltre al papà carabiniere, Francesco lascia la mamma ed una sorella con cui viveva quando faceva rientro a Manfredonia. 

Il ricordo di Ferraro

“Francesco era un amico. Una persona straordinaria, eccezionale. Una di quelle persone che ha sempre dedicato la sua vita al sociale". Così il vice sindaco di Montesano Salentino, Alessandro Verardo, ricorda il suo amico, l’appuntato Francesco Ferraro. "Francesco veniva ogni 15 giorni qui a Montesano dove vive la sua famiglia. Ogni volta era sempre disponibile per qualsiasi necessità - continua Verardo - Abbiamo fatto insieme tantissime cose. Tantissime attività nell'ambito della protezione civile. Era un ragazzo speciale. Qui siamo una piccola comunità di 2600 anime e ci conosciamo tutti. Francesco era amato da tutti perché buono di cuore". L'appuntato aveva un fratello carabiniere, Alessandro, che presta servizio a Crotone, in Calabria, il papà è pensionato e la mamma lavora come infermiera all'ospedale di Tricase. "Un dolore enorme. Una perdita grandissima per la sua famiglia che abita ad una manciata di metri dalla mia abitazione - continua ancora il vicesindaco - e per tutta la comunità. Credeva in tutto quello che faceva". 

  

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