Centola, microdiscariche in fiamme lungo il fiume Lambro: scatta l' esposto
L'ambientalista Abbate (Wwf) denuncia: "Gli incendi fanno pensare che vengano appiccati dagli stessi che abbandonano i rifiuti provocando un inquinamento diffuso su orti e giardini dei contadini che coltivano e allevano galline e maiali"
Lungo la stradina sterrata che costeggia il fiume Lambro, in località Portiglione (Centola-Palinuro) esistono, quasi sul greto, microdiscariche che contengono di tutto: elettrodomestici, bottiglie e contenitori in plastica, scarti edilizi, potature, cartoni e materiale in cemento amianto. I materiali abbandonati vengono bruciati, tanto che il fumo acre e velenoso per la presenza di diossina, provoca un inquinamento diffuso su gli orti e giardini dei contadini che coltivano e allevano galline e maiali dall’altro lato della stradina sterrata. “Questi incendi – denuncia Paolo Abbate (WWF) - fanno pensare che vengano appiccati dagli stessi che abbandonano i rifiuti; incendi che si propagano anche ai folti canneti e vegetazione ripariale del Lambro, una volta popolato (secondo i racconti dei vecchi contadini) da uccelli acquatici, pesci e anguille”.
Per questo il noto ambientalista ha inviato un esposto al sindaco di Centola, al presidente del Parco Nazionale del Cilento, al Corpo Forestale e per conoscenza alla Procura della Repubblica, chiedendo di verificare quanto segnalato.