rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale Ruggi, la Cgil denuncia: "Nessuna risposta su servizi e continuità livelli occupazionali"

La Cgil scrive ai dirigenti dell'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno per evidenziare alcune criticità

La Cgil scrive ai dirigenti dell'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno per evidenziare la mancata pubblicazione delle graduatorie, la mancata attivazione del corso di Emergenza Urgenza per abilitare i medici al pieno esercizio nello specifico settore, ed il depotenziamento di fatto delle attività espletate in  larga parte dai medici in attesta degli esiti delle graduatorie in parola.

L'istanza

Questo il testo integrale dell'istanza: 
La Cgil chiede 
1) un immediato riscontro circa la mancata pubblicazione delle graduatorie di cui alla Delibera n.287  “UCA/ADI”, considerata la portata degli effetti sulla continuità dei servizi e il potenziamento degli stessi  che ne scaturirebbe sull’intero territorio provinciale; 
2) l’attivazione del corso di formazione per l’idoneità all’esercizio dell’attività medica di emergenza  territoriale, a garanzia della sicurezza degli operatori sanitari e dei cittadini che devono ricevere le loro  prestazioni, stante pure il collasso del sistema di Emergenza Urgenza sul territorio dell’ASL; 
3) un immediato riscontro circa le mancate convocazioni a seguito degli esiti della graduatoria di cui alla  Delibera n.288 sui “codici minori”, e un confronto sulle possibilità di impiego dei medici utilmente  collocati in graduatoria ma non in possesso della specifica specializzazione abilitante all’esercizio della  disciplina di pronto soccorso, che evidentemente non può travalicare le attività di “codice bianco”; 
5) la corresponsione degli emolumenti dovuti per il lavoro svolto dai medici ex UCA/USCA, tenuto conto  dell’attuale stato di precarietà dei lavoratori in questione e che i ritardi superano anche i 6 mesi per  alcune attività; 
6) Il mantenimento di attività rivolte ai pazienti fragili (compreso i non autosufficienti e gli onco ematologici) Sars Cov2 positivi adeguate alla bisogna, e che non sono più garantite con la  riorganizzazione in dipendenza della mancata riconferma dei medici UCA: 
a) ampliando da 2 ad almeno 4-5 i giorni dedicati agli accessi in regime di DH per le terapie anti Covid19 e in particolare per la prescrizione e la somministrazione di terapie monoclonali anti Sars  Cov2, in quanto, la corretta erogazione delle stesse, a norma delle indicazioni AIFA, deve essere  effettuata necessariamente soltanto in determinate e ristrette finestre temporali che non sono  garantite dalla attuale cadenza degli accessi che risulta dilatata nel tempo; 
b) garantendo l'istituzione di un centro UCA per la rapida effettuazione di tamponi naso-faringei  Sars Cov2 e soprattutto per recepire e smistare le numerose segnalazioni di pazienti fragili che  non hanno più riferimenti; 
c) garantendo Servizio ADI e il Servizio Trasfusione di Emoderivati per pazienti Sars Cov2 positivi  impossibilitati ad accedere ai Centri Trasfusionali Covid free. 

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ospedale Ruggi, la Cgil denuncia: "Nessuna risposta su servizi e continuità livelli occupazionali"

SalernoToday è in caricamento