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Cronaca

Le mamme salernitane preferiscono il parto naturale, calano i cesarei: ecco i dati

E' quanto emerge dagli ultimi dati, certificati dal Ministero della Salute, dei reparti maternità degli ospedali nel 2018

Diminuiscono i parti cesari nelle strutture sanitarie di Salerno e provincia. Si nasce, dunque, sempre più con parti naturali. È quanto emerge dagli ultimi dati, certificati dal Ministero della Salute, dei reparti maternità degli ospedali nel 2018 pubblicati, oggi, da Il Mattino.

I dati 

Nel 2015 la percentuale dei parti cesarei era del 65,34% del totale dei parti negli ospedali e nelle cliniche salernitane. In pratica due bambini su tre su un totale di 8494 nati, con casi come l’ospedale di Cava de’ Tirreni dove oltre il 75% delle donne si è sottoposta ad un taglio cesareo. Nel 2018, grazie ad una diversa organizzazione delle strutture e ad un cambio soprattutto culturale, la percentuale dei cesarei si è ridotta al 37,51% del totale dei parti con cui sono venuti alla luce i 7550 bimbi nati tra Salerno e la provincia (nel 2017 erano stati 8143). 

Gli ospedali

Al primo posto della classifica si colloca il “Villa Malta” di Sarno dove sono stati effettuati 131 cesarei su un totale di 451 parti; a seguire il “San Luca” di Vallo della Lucania dove su 181 parti, 98 sono stati cesarei (il 54,14%); alla “Villa del Sole” di Salerno 239 cesarei su 757 parti (il 31,57%), alla clinica “Malzoni” di Agropoli praticati 130 cesarei su 415 (il 31.33%); all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia i parti sono stati 739 di cui 361 cesarei (il 48.85%); all’ “Umberto I” di Nocera Inferiore 408 cesarei su 1109 parti (il 36.79%), al "Luigi Curto" di Polla 84 su 231 (il 36.36%), all’ “Immacolata” di Sapri 70 su 232 (il 30,17%). Infine al “Ruggi” di Salerno su 1304 parti, 499 sono stati cesarei (il 36.79%); nel 2017 488 cesarei su 1845 parti (il 37.5%).

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