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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Cellulari e droga nel carcere di Salerno, l'appello del Sappe

Il Sappe rimarca una volta che, senza un immediato intervento dell’amministrazione in termini di strumenti operativi di contrasto all’uso di telefonini e di droga, sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani

Sono stati trovati cellulari e droga in carcere, a Salerno, da parte del personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria. “Stamattina, durante l’abituale perquisizione ordinaria nell’istituto nelle attività di controllo finalizzate al rinvenimento e al possesso da parte dei detenuti di sostanze stupefacenti, telefoni cellulari ed altri oggetti non consentiti, gli agenti della Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di Salerno hanno scovato, in una cella, due smartphone, un microtelefono e della sostanza stupefacenti”,fa sapere Giuliano Verdino, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE). Il sindacalista evidenzia che “lo scrupolo con cui gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno attentamente ispezionato le celle porta a questi importanti risultati, finalizzati a stroncare la circolazione illegale di droga, telefonini ed al tri oggetti non consentiti tra le sbarre, salvaguardando e garantendo la sicurezza interna dell’istituto. Il SAPPE rimarca una volta di più che senza un immediato intervento dell’amministrazione in termini di strumenti operativi di contrasto all’uso di telefonini e di droga sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani”.

Parla il segretario generale del Sappe, Donato Capece

“Ogni giorno, la Polizia Penitenziaria in tutta la Nazione porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. Proprio il numero elevato di tossicodipendenti richiama l’interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale e deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari”.

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