Ecoballe di Eboli: continua la protesta ad Acerra, sospeso il trasferimento
Don Peron: "Ci sono le analisi dell'Arpac che attestano tutto ciò e quello che non capisco è perchè gli organi di controllo non rendano pubblico il risultato degli accertamenti, per la rassicurare la popolazione"
Continua la protesta ad Acerra contro il trasferimento delle ecoballe di Eboli. Una decina di persone ha tentato di bloccare l'ingresso ai camion diretti all'inceneritore per fermare il carico di rifiuti proveniente da Coda di volpe. Presente anche parte dell'amministrazione comunale ed i vigili urbani per effettuare controlli sui camion diretti all'impianto. Intanto, la Regione Campania ha sospeso l'invio di ecoballe dal sito di stoccaggio ad Acerra, in attesa di un tavolo tecnico con Comune e Prefettura, richiesto dall'amministrazione comunale acerrana lo scorso 30 ottobre, e convocato per il 5 novembre.
"Comprendo l'esasperazione della popolazione di Acerra, ma le ecoballe trasferite dal sito provvisorio di località Coda di Volpe nel territorio di Eboli, sono a norma per essere destinate nell'inceneritore", ha detto Don Daniele Peron, parroco della Chiesa di San Nicola in San Vito al Sele di Eboli che nel 2008 capeggiò la protesta per impedire che in località Coda di Volpe venissero stoccate 37 mila tonnellate di ecoballe.
Nel 2010 buona parte delle ecoballe sono state trasferite altrove e lo scorso 22 ottobre è iniziata la rimozione delle ultime 10.700 tonnellate. "Stamattina ho sentito telefonicamente - continua Don Peron - anche il vescovo di Acerra. Capisco che lì la gente è esasperata, ma posso garantire, avendo visto tutte le analisi effettuate sul materiale stoccato a Coda di Volpe, che in quelle ecoballe non ci sono rifiuti tossici o pericolosi. Ci sono le analisi dell'Arpac che attestano tutto ciò e quello che non capisco è perchè gli organi di controllo non rendano pubblico il risultato degli accertamenti, per la rassicurare la popolazione", ha concluso.
