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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Pronti a commettere attentati contro ebrei ed immigrati: misura cautelare nel salernitano per un minorenne

Il provvedimento rientra in una vasta operazione che ha permesso di smantellare un network di internauti denominato “Sturmjager Division”

Si aggrava la posizione dei due minorenni indagati a seguito dell'operazione compiuta dalla polizia di stato lo scorso 9 novembre che ha permesso di smantellare un network di internauti denominato “Sturmjager Division”, attivo in almeno in sei Paesi europei (Belgio, Lituania, Croazia, Romania, Germania ed Italia), pronti a commettere in ogni momento atti violenti. Tale network, come accertato dalle indagini, divulgava contenuti antisemiti, xenofobi e apologetici del nazismo. Sulle chat, inoltre, erano stati pubblicati veri e propri manuali per l’attacco e il sabotaggio delle infrastrutture critiche nonché istruzioni per la fabbricazione di armi, in particolare ordigni, bombe molotov e sostanze chimiche corrosive.

I due minorenni

Nel nostro Paese, l’attività investigativa delle Digos e della Polizia Postale aveva portato alla perquisizione nei confronti di 2 minorenni, transitati inizialmente all’interno del network e in seguito fuoriusciti per aderire a un altro gruppo Telegram di medesima matrice. Dall’ulteriore sviluppo dell’attività di indagine, sono emersi nuovi elementi a carico dei due indagati in merito alla concreta pericolosità della loro propaganda, all’ “ossessione” per gli attentati di natura suprematista, al “fastidio” per gli immigrati nonché all’avversione per gli ebrei. Pertanto, i Tribunali per i Minorenni di Salerno e Torino hanno disposto due misure cautelari della “permanenza in casa” dei giovani internauti, eseguite dalla Polizia di Stato nella giornata odierna.

Il questore

"L'attenzione è alta da parte delle istituzioni anche a livello europeo" ha sottolineato il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio. "Bisogna responsabilizzare di più le famiglie. L'attenzione della Procura per i Minori di Salerno ha fatto scaturire questa misura cautelare. L'impegno della Polizia di Stato, anche a livello europeo, contribuisce a dare sicurezza nel settore della cibernetica. Era un'indagine che andava avanti da tempo. L'inneggiamento c'è sulle chat e stiamo monitorando quello che è accaduto e quello che poteva accadere".

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