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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Eboli

Manifestazione sull'ospedale unico del Sele, Conte: "Io isolato? Lo è chi ha paura della piazza"

l primo cittadino interviene dopo che otto sindaci del circondario che hanno smentito la loro presenza ad Eboli lunedì

Il sindaco di Eboli, Mario Conte, rilancia in vista della manifestazione di lunedì in cui si chiederà la revisione del piano ospedaliero regionale, che ha escluso l'ospedale unico della Piana del Sele dalla programmazione. Il primo cittadino interviene dopo che 8 sindaci del circondario, pure inseriti fra i partecipanti, hanno smentito la loro presenza ad Eboli lunedì. "Nessun isolamento, ma volontà di confronto con il territorio" spiega Conte. 

L'intervento del sindaco 

"Ciò che ha distrutto la sanità ed anche la politica - aggiunge il sindaco - è stata la mancanza di confronto con i cittadini. L’arroccarsi nei palazzi del potere ed il decidere senza ascoltare la gente. Un Sindaco che vuole scendere in piazza e 'sentire' i propri cittadini non è isolato.  È piuttosto un Sindaco che intende raccogliere le istanze che vengono dal basso. Cosa chiede la Città di Eboli, cosa chiedono i cittadini della Valle del Sele, per tutelare la salute pubblica?  La decisione della Regione non va incontro alle loro istanze, alle necessità di assistenza efficace e capillare cui ha diritto ogni cittadino.  Il Pd è abituato ad accettare ormai, senza discutere più neppure al proprio interno, le decisioni che vengono dall’alto. Eppure il nostro Consiglio comunale, che dovrebbe rappresentare tutti, è convinto che la delibera che noi contestiamo non sia giusta. Chiedere il supporto della nostra gente non è isolarsi. Credo nel confronto, l’ho dimostrato portando ogni volta in consiglio comunale le questioni fondamentali che vanno al di là degli schieramenti politici. Aver paura della piazza, questo sì, è isolarsi. A qualsiasi confronto istituzionale bisogna rappresentare gli interessi collettivi e il bene comune, non quelli personali o di parte.  Siamo sempre stati pronti al confronto con la Regione Campania e con l’ASL Salerno, come è avvenuto fino alla Delibera n.367 del 19 giugno scorso, tenuta segretata per un mese.  Se una battaglia è giusta, io non mi tiro indietro. E ritengo che nessuno, a prescindere dalle posizioni politiche, dovrebbe farlo".

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